Page 172 - Storia dell'inquisizione spagnola
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giorni  di  Quaresima  a  tavola  davanti  a  un  piatto  di  agnello

               alla  griglia  o  mentre  stavano  preparando  un  bollito.
               Ricevevano  di  mala  voglia  gli  insegnamenti  religiosi  e  si
               mostravano incapaci di recitare correttamente le preghiere.
                  I  genitori  moriscos  ritardavano  fin  che  era  possibile
               l’educazione  religiosa  dei  loro  figli.  Contemporaneamente,
               ed  era  un  modo  per  preservare  la  coscienza  religiosa  del
               gruppo,  organizzavano  l’insegnamento  della  religione

               musulmana.
                  Questa  veniva  trasmessa  generalmente  in  famiglia,  dai
               genitori ai figli, ma anche durante le riunioni conviviali, sotto
               la  guida  degli  alfaquis,  che  l’Inquisizione  perseguiva
               costantemente, oppure per iniziative di moriscos molto dotti
               nella fede e nei riti islamici.

                  I libri e i manoscritti arabi erano strumenti indispensabili
               per questa sopravvivenza dell’Islam, e infatti numerosi libri
               arabi  sono  stati  ritrovati  in  casa  di  moriscos  anche  nelle
               regioni più remote della Spagna: libri di preghiera o trattati
               sul modo di scongiurare i demoni, manuali di vita sociale o
               opere specialistiche, che testimoniano una grande varietà di
               interessi culturali.

                  Ma  il  contrasto  fra  i  moriscos  e  i  cristiani  si  inserisce
               anche  in  una  grossa  polemica  di  carattere  teologico.  I
               moriscos  attaccavano  la  Chiesa,  contestavano  alcuni
               sacramenti  come  quello  della  confessione  e  dell’eucaristia.
               La  confessione  diventava  spesso  motivo  di  sarcasmo  o  di
               curiosità da parte dei moriscos che non concepivano il ruolo

               di  mediazione  del  prete  fra  Dio  e  gli  uomini.  E  quando
               potevano  la  trasformavano  in  una  beffa,  come  avvenne  a
               Miravete.  In  questo  villaggio  il  prete  era  sordo  e  tutti  i
               moriscos  andavano  a  confessarsi  da  lui:  e  si  divertivano  a
               rispondere a voce altissima «no, no, no» a tutte le domande
               con grande spasso di chi assisteva, poco distante, alla scena.
               Venivano anche rimessi in causa gli elementi essenziali del

               dogma: la trinità, la verginità di Maria; le statue, le immagini
               religiose e le croci costituivano per loro altrettanti argomenti
               di polemica.
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