Page 139 - Storia dell'inquisizione spagnola
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erano  ben  accette,  fatto  anacronistico  in  un’epoca  in  cui

               l’intolleranza  confessionale  si  acuiva  in  Europa.  Questa
               coesistenza  si  basava  in  parte  su  un  equilibrio  politico  e
               militare tra cristiani e musulmani, equilibrio che si infranse
               con la vittoria dei cristiani sugli arabi a Las Navas di Tolosa
               nel 1212. Il vincitore introdusse a poco a poco la sua legge.
               Dall’inizio del secolo XIV la situazione politica si deteriorò a
               spese  degli  ebrei,  in  coincidenza  con  i  tragici  avvenimenti

               che  sconvolgevano  allora  tutta  l’Europa:  terribili  epidemie,
               carestie,  guerre  e  crisi  economiche  alle  quali  bisognava
               trovare un capro espiatorio, un chivo expiatorio. L’ebreo fu
               scelto  per  questo  ruolo.  Cominciarono  allora  i  pogrom,
               avanti lettera, il prototipo dei quali fu l’episodio del 1391, in
               cui a Siviglia morirono più di quattromila persone. Tutte le

               grandi città che avevano degli aljamas furono interessate a
               questo  movimento.  Gli  ebrei  risparmiati  furono  costretti  a
               battezzarsi  per  sfuggire  alla  morte.  Questi  convertiti  per
               forza  e  non  per  convinzione,  il  cui  numero  era  sempre
               crescente, furono considerati fin dall’inizio dei falsi cristiani,
               che  praticavano  di  nascosto  la  loro  antica  religione.  Per
               designarli,  il  vocabolario  corrente  si  arricchì  di  nuovi

               termini: marrano, judaisante e judeoconverso.
                  Contemporaneamente,                    vennero          prese        delle       misure
               discriminatorie  contro  gli  ebrei:  nel  1412,  un  decreto
               proibiva  loro  di  indossare  abiti  di  seta,  di  portare  armi,  di
               esercitare  cariche  pubbliche  o  di  valersi  di  titoli  onorifici;
               questo stesso decreto li escluse da alcune professioni, come

               speziale, carpentiere, sarto e macellaio; li constrinse in zone
               riservate  (i  ghetti)  e  li  privò  del  diritto  di  cambiare
               residenza.
                  La  nuova  classe  dei  judeoconversos  conservò  tuttavia  la
               posizione sociale acquisita da ebrei: si accaparrò le attività
               finanziarie  e  commerciali,  gran  parte  dei  posti  di
               responsabilità  nelle  amministrazioni  municipali,  l’esercizio

               della  medicina,  e  molti  mestieri  artigianali.  In  più  il
               battesimo apri loro delle porte fino ad allora chiuse; quelle
               delle cariche ecclesiastiche e di Corte. La conversione offriva
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