Page 135 - Storia dell'inquisizione spagnola
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terribili ammonizioni, poiché illustri maestri come Augustín
de Cazalla a Valladolid, Costantino Ponce de la Fuente e
Juan Gil, o Egidio, a Siviglia, furono giustiziati realmente
(come Cazalla) o in effigie; e durante gli stessi autodafé gli
altri notabili furono riconciliati e condannati al carcere a
vita, come don Pedro Sarmiento e don Luís de Rojas, figlio e
nipote del marchese di Poza; don Juan de Ulloa, cavaliere e
commendatore di San Giacomo; doña Maria de Rojas,
monaca nel convento di Santa Caterina da Siena e figlia
della marchesa di Alcañizes; doña Mencia de Figueroa, dama
d’onore della regina, fra molti altri rappresentanti della
nobiltà.
Anche più tardi l’Inquisizione non cessò di dare esempi
spettacolari: nel 1572, infatti, aprì il processo contro tre
celebri professori di Salamanca, fra cui uno dei maggiori
mistici spagnoli, Luís de León. Nel 1539 fu la volta di un
altro illustre maestro, Francisco Sanchez, el Brocense. Nel
secolo XVII attaccò a volte anche personaggi molto popolari,
come madre Luisa de Carrion che suscitava addirittura
venerazione e che fu perseguita nel 1634 per impostura e
sortilegio, in attesa di poter braccare, dal 1650 in poi i ricchi
giudeizzanti portoghesi. Nel Settecento, per combattere
l’influenza delle nuove idee, e nonostante il suo
indebolimento, l’Inquisizione riuscì ancora a colpire alcuni
dei più importanti rappresentanti della cultura illuministica,
anche se erano ministri. Fu la disgrazia di Macanaz sotto
Filippo V e più ancora di Pablo de Olavide, vittima
dell’ultimo grande processo intentato dall’Inquisizione nel
1776 e la cui carriera politica fu distrutta.
Sulla scorta di questi esempi, si può sostenere che il Santo
Uffizio non ha tenuto affatto conto né dei privilegi di nascita,
né della condizione sociale, e gli ecclesiastici furono
particolarmente presi di mira: a Llerena, negli anni 1589-
1592, su 259 persone sottoposte a processo, vi sono 65
ecclesiastici, cioè la percentuale molto elevata del 25,30%.
Gli esempi illustri non sono dunque casi isolati.
Ma più ancora forse l’Inquisizione sapeva usare con