Page 132 - Storia dell'inquisizione spagnola
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all’azione  dell’Inquisizione:  15  bandi  solo  a  Granada  fra  il

               1573  e  il  1577  su  286  sentenze,  cioè  il  5,24%:  Ma  32  a
               Llerena su 259 sentenze, cioè il 12,35%; 32 a Siviglia su 206,
               cioè  il  15,53%;  9  su  78  a  Valladolid,  cioè  l’11,53%.  Certo,
               l’esilio a vita è molto raro e il più delle volte bastava tuttavia
               per  mettere  delle  famiglie  modeste  in  grave  difficoltà
               economica.
                  D’altronde  l’Inquisizione  maneggiava  l’arma  economica

               con  temibile  efficacia.  L’inabilità  non  era  infatti  solo  un
               mezzo per colpire a lungo la reputazione di una casata, essa
               permetteva  anche  di  infliggere  multe  ai  contravventori.
               Soprattutto,  induceva  gli  inabili  a  chiedere  una  dispensa
               pagando  una  tassa  al  re  ed  un’altra  al  papa,  dispensa  che
               annullava  le  interdizioni  sulla  discendenza.  Siccome

               l’ammenda era più o meno proporzionale alla ricchezza, essa
               era contemporaneamente un mezzo per rimpinguare le casse
               dell’Inquisizione  e  per  indebolire  i  discendenti  dell’antica
               minoranza religiosa.
                  Alcuni  autori  hanno  sostenuto,  con  leggerezza,  che
               l’arresto  implicava  ipso  facto  la  confisca  dei  beni
               dell’imputato. Si tratta in realtà della messa sotto sequestro,

               che  non  prevedeva  la  destinazione  di  questi  beni,
               contrariamente  a  quanto  scrive  Ricardo  Garcia  Carcel:  «In
               pratica  non  c’era  differenza  fra  il  sequestro,  teoricamente
               congiunturale,  e  la  confisca  definitiva» .  Noi  potremmo
                                                                                 17
               produrre  una  quantità  di  esempi  in  cui  i  beni  sono  stati
               effettivamente  restituiti .  La  confisca  sopravviene  quando
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               l’accusato  è  condannato  a  morte  o  riconciliato,  mai  —
               sembra —  quando  l’accusato  è  solo  costretto  all’abiura,  de
               levi  o  de  vehementi.  In  questo  caso,  però,  può  essere
               condannato ad una ammenda. Così a Siviglia, fra il 1606 e il
               1612, il Santo Uffizio ha condannato 158 persone su 206 a
               pene diverse; ma non sono che dieci le confische dei beni, e
               solo cinque le ammende.

                  Se  si  studiano  attentamente  le  confische  e  le  ammende
               (che possono anche considerarsi accomodamenti) si nota che
               esse colpiscono soprattutto i conversos riconosciuti colpevoli
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