Page 144 - Storia dell'inquisizione spagnola
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secolo XV permisero loro di avere quasi il monopolio sugli
studi medici in Castiglia e in Aragona: nel 1462 essi
inaugurarono studi regolari di chirurgia, nel 1478 ottennero
il permesso di sezionare i cadaveri, nel 1502, veniva creata
l’università, comprendente una facoltà di chirurgia. D’altra
parte l’introduzione della stampa nella penisola iberica, dove
la prima tipografia fu aperta a Valencia nel 1474, favorì una
migliore diffusione dei testi. Nei primi anni del Cinquecento
il tribunale del Santo Uffizio, incominciò a perseguitare
questa classe privilegiata, arrestando subito il suo più
prestigioso rappresentante, Alcanyc. Considerato il
promotore del rinnovamento scientifico valenciano nella
seconda metà del Quattrocento, Alcanyc era stato per molti
anni esaminatore dei medici, e professore all’università fin
dall’inizio; aveva istituito, molto prima della fondazione
dell’università, un corso per coloro che volevano dedicarsi
alla chirurgia. Il suo arresto, il 9 febbraio 1504, la sua
detenzione fino al 24 novembre 1506 (la detenzione più
lunga che si sia verificata prima del 1530) e la sua morte sul
rogo insieme a sua moglie, segnarono l’avvio di una
repressione sistematica contro l’ambiente scientifico .
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L’Inquisizione condannava non solo il medico, ma anche la
sua famiglia: undici membri della famiglia di Pedro Tomar
furono processati; quattro in quella di Ferrer Torella.
L’esempio più caratteristico è quello di Jaume Torrés e dei
suoi familiari. Jaume Torrés, professore di chirurgia fra il
1515 e il 1521, apparteneva a una famiglia di medici: suo
zio, medico a Gandía, arrestato dal Santo Uffizio era ancora
sotto processo nel 1521 ; sua figlia era moglie di un
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professore di medicina morto di peste prima dell’arresto. Su
venticinque membri, rappresentanti quattro generazioni,
nove furono condannati dal tribunale dell’Inquisizione. 6
ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA TORRES