Page 118 - Storia dell'inquisizione spagnola
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confessione e particolarmente di aver denunciato la
presenza del marito a una delle cerimonie, sostenendo che in
quel giorno egli era assente da Alba de Tormes e non
avrebbe quindi potuto parteciparvi. Il procuratore l’accusò di
confessione menzognera ed essa fu di nuovo condannata al
rogo.
Chiese allora un’altra udienza e riconobbe di aver mentito.
La sua condanna fu commutata in riconciliazione unita al
carcere a vita (ma non irremissibile) il 22 giugno 1624. Gli
inquisitori, come si vede, hanno accettato più volte di
rinviare la loro sentenza e alla fine hanno annullato la
condanna a morte anche se si era ormai «a due passi dal
rogo». Peña però, al contrario di Eymerich, raccomandava di
non salvare la vita all’impenitente che «a due passi dal rogo
dicesse di voler abiurare».
Egli considerava questa conversione giuridicamente
inaccettabile e priva di sincerità . Nel 1624 gli inquisitori di
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Valladolid hanno deciso diversamente riguardo a Isabel
Enríquez e a suo marito, poiché secondo il Manuale,
anch’egli avrebbe dovuto essere condannato a morte come
recidivo. E, anche prima del 1530, Garcia Carcel ha
documentato numerosi casi di recidivi che non furono
condannati a morte.
Ugualmente, nel 1606, gli inquisitori di Siviglia discutono
a lungo con il francese Mathieu Decamps che esalta la fede
luterana, confessa di essere ministro della «setta» allo scopo
di salvare le anime dei suoi confratelli e spera di ricevere il
martirio dal Santo Uffizio. La salvezza di questo luterano
fervente interessa gli inquisitori, che alla fine otterranno la
sua «riconciliazione». Così come la otterranno per il lacchè
sivigliano, nato a Parigi, Carlos Glado, altro luterano
convinto. Per entrambi il carcere a vita. non irremissibile,
ossia la possibilità di ricuperare la libertà a condizione
tuttavia che Mathieu Decamps sopravviva a cinque anni di
galera sulle navi del Re Cattolico.
Evidentemente, l’Inquisizione tortura meno della giustizia
civile e, passata la follia omicida dei primi decenni, uccide