Page 60 - Federico II e la ribellione del figlio
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mentre  […]  rassicurati  procedevamo  per  correggere

                l’errore del nostro primogenito Enrico, [il papa] inviò di

                nascosto un messo ai principi, per ingiunger loro di non

                eleggere re nessuno dei nostri figli […].                     75



                Giunge infine la notizia della morte di Enrico, avvenuta

                certamente nel febbraio del 1242, ma in circostanze non

                chiare,  perché  le  versioni  attestate  nelle  fonti  sono  tra

                loro  contrastanti  e  perché  recentissime  acquisizioni

                sembrano smentire la diffusa tesi del suicidio. Secondo
                tale versione, in un ulteriore trasferimento da Nicastro al

                castello di San Marco, Enrico, eludendo la sorveglianza

                dei  carcerieri,  si  sarebbe  lanciato  col  proprio  cavallo

                dalla  rupe  di  Martorano,  per  por  fine  cosí  alle  sue

                tribolazioni.

                      Ad  accreditarla  sono  le  parole  di  Salimbene  de

                Adam  da  Parma  (1221-1288):  «Essendo  il  prigioniero

                condotto da San Fele ad altra località, preso da tristezza

                                                                                                   76
                e disperazione, si buttò giú da un burrone e morí»;  e
                quelle del Breve chronicon de rebus siculis secondo cui

                non sarebbe morto sul colpo ma, trasportato a Martirano

                dai  suoi  custodi,  sarebbe  lí  spirato  in  seguito  alla
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                caduta.   Riccardo  da  San  Germano  scrive  invece  che

                «Enrico,  primogenito  dell’imperatore,  morí  presso
                                                                 78
                Martirano, di morte naturale».  Non prende partito tra

                le  due  versioni  Rolandino  da  Padova,  che  nella  sua

                Cronaca, ligio alla sua funzione di notaio, fedelmente le
                riporta entrambe:
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