Page 48 - Federico II e la ribellione del figlio
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infatti di rassicurare Luigi IX, scrivendogli:
Essendo stato realizzato un trattato matrimoniale […] tra
Federico, nostro diletto figlio in Cristo, […] e la sorella
dell’illustre re degli Inglesi, poiché ciò ci è sembrato
corrispondere alle intenzioni del Signore, abbiamo
invitato il suddetto sovrano ad andare avanti per
conseguire l’obiettivo finale […]. Ma, affinché tu non ne
tragga motivo di sospetto, chiediamo ed esortiamo la tua
Altezza […] a tenere per certo che, da parte nostra e
dell’imperatore in nulla sarà pregiudicata la tua
posizione, tanto piú che l’imperatore desidera
ardentemente che la speciale amicizia, fiorita ab antiquo
tra i suoi e i tuoi antenati, non solo resti salda anche tra
te e lui, ma si accresca di continuo (HB, IV/1 p. 537). 58
Preceduto da cosí autorevole garanzia, a stretto giro,
Federico si rivolse direttamente al re di Francia. Con
quell’improntitudine di cui il personaggio era capace,
sorretto dallo stile della retorica diplomatica, dopo aver
dichiarato, con candida ingenuità, di essersi indotto al
gran passo solo per compiacere il papa (il quale «ci ha
premurosamente ricordato che dobbiamo contrarre
matrimonio, istituzione d’origine divina, per il dovere di
procreare e per condurre una vita onesta»), rassicurò poi
il sovrano francese:
Vogliamo perseverare nell’affetto che costantemente ci
lega a voi. Auspichiamo che – come si sono conservate
la reciproca affezione tra i nostri progenitori e la leale