Page 45 - Federico II e la ribellione del figlio
P. 45
duca di Baviera, Ottone II.
Ricorda poi di aver convocato a Francoforte una
dieta per pacificare il Regno e per sanzionare i
fomentatori di disordini e di aver provveduto, in
esecuzione dei deliberati della dieta, a far demolire
alcuni castelli, tra i quali anche quelli dei fratelli
Hohenlohe, le cui lamentele il padre ha subito accolto,
intervenendo d’autorità, costringendolo cosí a sborsare
somme ingentissime per risarcirli. Dopo aver ricordato
altri casi, similmente incresciosi, Enrico prosegue:
se qualunque nobile e magnate, vassallo e ministeriale, o
qualunque altro va da lui a parlar male di me, egli dà
credito sulla parola, li ascolta e li esaudisce, inviando
subito lettere e ordinando la revoca di ciò che ho
disposto, con non piccolo pregiudizio per me, per lui
stesso e per l’Impero […] ci si è anche mossi presso la
Santa Sede, su delazione di alcuni principi tedeschi, per
farci minacciare di scomunica, cosa che è tanto grave
per noi, quanto dannoso come esempio ed è contro ogni
diritto tanto ecclesiastico quanto secolare, tenuto conto
che non risultiamo né colpevoli, né rei confessi d’alcun
delitto e che, anzi, non siamo stati né ammoniti, né mai
neppure inquisiti […].
Quindi un appello al suo interlocutore:
che tu e gli altri principi, consistendo l’Impero
soprattutto in voi, possiate dare gli opportuni consigli
[…] e possiate, unitamente a me, umilmente e