Page 37 - Federico II e la ribellione del figlio
P. 37
5. UNA NUOVA RAGIONE DI SCONTRO: LA PERSECUZIONE
DEGLI ERETICI
La Chiesa di quegli anni era molto preoccupata del
diffondersi delle eresie. Nel 1231, perciò, papa Gregorio
IX aveva dato uno speciale mandato di grande
inquisitore per la Germania ad un prete secolare,
Corrado di Marburgo.
Federico, che già nella sua monumentale
Costituzione per il Regno di Sicilia, emanata a Melfi
nell’agosto di quello stesso anno, aveva dettato severe
disposizioni contro gli eretici (aveva voluto aprire il
testo proprio con quelle norme), volle poi estenderle
anche all’intero Impero. Da Ravenna, il 22 febbraio
35
36
1232 e successivamente in marzo, emanò perciò due
provvedimenti.
Dal punto di vista della pena, per gli eretici si
aprivano i piú foschi scenari: rogo e confisca di tutti i
beni. Molte le ragioni politiche di tale durezza.
Certamente la contingenza spinse Federico ad ingraziarsi
il papa, in vista della trattativa che si accingeva ad
intavolare con la Lega lombarda. Ma v’erano al fondo
anche profonde ragioni politico-ideologiche.
Nell’assecondare il papa c’era in realtà una recondita
ragione concorrenziale, il non volersi far scavalcare
nell’intransigenza verso gli eretici, per affermare ancora
una volta, di fronte al mondo, il suo essere imperator
Dei gratia:
il crimine dell’eresia […] deve essere annoverato tra i