Page 31 - Federico II e la ribellione del figlio
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                a  firma  di  Enrico.   Pochi  mesi  dopo,  marzo  1227,
                Ludovico  di  Baviera,  a  nome  del  re,  concesse  una

                costituzione  alla  città  di  Verdun.  A  stretto  giro,  il

                successivo  6  aprile,  il  re,  rivolgendosi  ai  cittadini  di

                quella  città,  si  dice  costretto  a  revocare  libertatem  et

                constitutiones, che non potevano essere concesse «senza
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                aver prima consultato il vostro vescovo».  Ma a giugno,

                nuovo colpo di scena, Enrico riconferma i diritti (iura),

                concessi e poi revocati a Verdun, con il solenne impegno
                della  loro  irrevocabilità  anche  da  parte  dei  suoi


                successori.      26
                      Intanto, il rapporto tra il nuovo tutore e il pupillo si

                andava sempre piú deteriorando. Ludovico, a differenza

                della quasi totalità dei principi tedeschi, non spiccò per

                lealtà  verso  la  causa  degli  Hohenstaufen  quando

                Federico fu scomunicato dal papa (29 settembre 1227)

                per  la  complessa  vicenda  della  crociata.  Nei  mesi

                successivi  i  rapporti  tra  Ludovico  ed  Enrico

                continuarono  a  peggiorare,  giungendo  alla  rottura  nel

                Natale  di  quell’anno,  tanto  che  Enrico,  nell’estate  del

                1229, invase la Baviera e sottomise il suo ex tutore, col

                quale però poi si riconcilierà.
                      Federico, com’è noto, riguadagnò Gerusalemme alla

                Cristianità  senza  combattere,  grazie  ad  un  trattato  di

                pace stipulato con il sultano al-Kamil. Il 10 giugno del

                1229,  vittorioso,  potette  cosí  rimettere  piede  nel  suo

                Regno,  sbarcando  a  Brindisi.  Il  suo  successo  contrariò

                ulteriormente, non solo per il modo, Gregorio IX che, in

                sua  assenza,  dopo  averlo  scomunicato,  gli  aveva
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