Page 22 - Federico II e la ribellione del figlio
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aver ucciso la madre Clitennestra, per vendicare il padre
Agamennone, da lei proditoriamente assassinato in
combutta con l’amante, scende in campo Apollo.
Accusatrici implacabili le Erinni. Per decidere il caso,
Atena fonda una giuria popolare, «per dare un
fondamento di giustizia destinato a durare in eterno». 15
Di fronte ai giudici, Apollo, per scagionare Oreste, fa
appello alla sacralità della figura paterna, oltraggiata
dalla madre, ed a suggello evoca Zeus. Ma il coro gli
ribatte: «Tu dici, dunque, che Zeus t’incaricò di spingere
Oreste a vendicare il padre, senza tener in nessun conto
la madre? […] Eppure proprio Zeus mise in catene il
vecchio padre Crono» (vv. 625-42). E Apollo replica:
Quello che si dice figlio, a concepirlo non è la madre: lei
è solo nutrice d’un seme. Lo concepisce il padre: e lei,
indifferente, ne custodisce il germe […]. Che si possa
generare senza madre, ecco qui un fulgido esempio, ecco
Atena, figlia di Zeus! Essa è testimone di non aver
conosciuto il buio del ventre materno (vv. 657-67).
La conclusione è che Oreste viene assolto, ma solo
perché, nella parità dei voti, determinante si rivela quello
di Atena, la vergine che orgogliosamente si dichiara non
nata da donna.
Quella parità dei voti, superata solo da un artificio
procedurale, sta comunque ad attestare che
quell’ambivalenza tragica è in sé irresolubile ed è
destinata ad incombere perennemente nel complesso
rapporto padrifigli!