Page 22 - Federico II - Genio dei tempi
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a suo parere a quelle del suo attuale re inglese Enrico il Planfageneto:
entrambi erano degni esempi per gli Specchi del principe.
È probabile che il modello di istruzione dei principi fosse analogo e si
ripetesse in quei secoli senza grandi novità; ma nel caso di Federico vanno
ricordate anche le difficoltà di realizzare un concreto e solido progetto
educativo in un ambiente senz’altro vivace culturalmente ma disordinato
e precario, come quello della Sicilia di quegli anni.
MATRIMONIO DA RAGAZZO
Il 26 dicembre del 1208 Federico compie quattordici anni: è dunque
maggiorenne per la legge dei re e esce dalla tutela del papa, Innocenzo
III, al quale Costanza lo aveva affidato.
Ma il pontefice aveva prima di quella data fatto un’altra mossa nella
sua veste di potente tutore. Il disegno di una alleanza con i signori di
Aragona lo aveva coltivato in quei brevi anni vissuti accanto al figlio
anche Costanza d’Altavilla. Innocenzo III lo riprese fidanzando nel 1202
il suo pupillo con Sancha, sorella di Pietro d’Aragona: il progetto era
sostenuto anche dalla speranza di ottenere, con il matrimonio fra i due
ragazzi, cinquecento cavalieri spagnoli che avrebbero difeso la corona
di Sicilia e la persona di Federico nel susseguirsi dei tumulti. E l’Aragona
tra l’altro, come la Sicilia, era un feudo della chiesa. Il disegno non andò
a buon fine, ma Innocenzo III, correggendo in parte il suo programma,
finì per ottenere quel che voleva: un’altra Costanza, la sorella di Sancha,
più vecchia di almeno dieci anni del suo giovanissimo sposo, entrò nella
vita di Federico. Era la vedova del re d’Ungheria e rimase accanto al suo
giovane marito fino al 1221, dandogli il primo figlio maschio Enrico.
Dopo il matrimonio per procura avvenuto nel duomo di Saragozza,
Costanza accompagnata dal fratello Alfonso conte di Provenza raggiunse
la Sicilia e incontrò Federico a Palermo, dove le nozze furono fastosamente
celebrate. Con lei erano arrivati i cinquecento cavalieri spagnoli promessi,
ma servirono a ben poco. Quando, dopo la festa nuziale, Federico insieme
ad altri armati inviati in suo aiuto dal papa partì alla volta di Messina con
l’intenzione di compiere da lì una spedizione sul continente, un’epidemia
simile a quella che aveva stroncato suo padre Enrico colpì le truppe
spagnole. Fra i molti morti ci fu anche Alfonso fratello della nuova regina.
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