Page 169 - Federico II - Genio dei tempi
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fallito, a riconquistare la Città Santa. Si ebbero numerosi scontri in varie
città della Francia, ma alcuni membri di questa «milizia» giunsero in
Terrasanta.
Il sovrano francese ritentò l’avventura nel 1270 (ottava crociata),
sbarcando a Tunisi. Tale destinazione era forse dovuta alla volontà di
attaccare l’Egitto o di consolidare la presenza francese nel Mediterraneo
(il fratello di Luigi era, infatti, re di Sicilia). Ma l’impresa fallì e il re stesso
morì a causa della peste. Solo dopo la sua morte arrivarono dei rinforzi
dall’Inghilterra, che presto si diressero ad Acri.
Questi ultimi tentativi fallimentari preludevano alla fine della presenza
dei franchi in Terrasanta. Nel volgere di pochi anni le città costiere
rimaste nelle mani dei cristiani vennero riconquistate dai musulmani o
abbandonate dai crociati, fino all’ultima, Acri, che cadde nel 1291. Il timore di
un’alleanza con i tartari, il costante pericolo che queste città diventassero
teste di ponte per nuovi sbarchi, l’arrivo di altri crociati suggerì di porre
fine alla presenza di questi staterelli, benché, come nel caso di Acri (non
per nulla l’ultima a cadere), fossero utili per i commerci.
In conclusione, dopo la vittoria di Saladino, solo la singolare impresa di
Federico II riuscì a riportare Gerusalemme sotto il controllo dei cristiani
d’Occidente e, in ogni caso, solamente per pochi anni. Tutti i tentativi
militari fallirono per le ragioni più diverse: la litigiosità europea, le difficoltà
militari del successo, il consolidarsi di potentati musulmani più efficienti e
forti di quelli affrontati all’alba dell’avventura crociata.
Evoluzione e deviazione dell’idea di crociata
Durante i decenni terminali del Duecento e i primi del Trecento si
assistette a un curioso fenomeno di sdoppiamento: mentre sotto un profilo
pratico la crociata era tramontata, sul piano teorico si dimostrava un’idea
ancora fertile, tanto da spingere alla produzione di una trattatistica che
aveva come soggetto proprio la riconquista di Gerusalemme. Si pensò
nuovamente alla crociata in modo concreto alla fine del XIV secolo,
quando gli ottomani presero a risalire i Balcani. Due crociate, nel 1396
a Nicopoli e nel 1444 a Varna, finirono in disfatta, mentre nel 1453 cadde
Costantinopoli.
L’ideale crociato era morto due secoli prima e ne restavano solo rare
fiammate. Le assemblee e i richiami papali caddero nel vuoto: anzi, a
partire dal giubileo del 1300 voluto da Bonifacio Vili, Roma era andata
assumendo il ruolo sacro che era stato di Gerusalemme. La crociata prese
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