Page 163 - Federico II - Genio dei tempi
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Dalle prime reazioni del mondo musulmano
alla perdita di Gerusalemme
Negli anni successivi alla presa di Gerusalemme, continuarono le azioni
di conquista: nel 1104 i genovesi espugnarono Cesarea, nel 1107 re Sigurd
di Norvegia prese Sidone; veneziani, francesi e tedeschi si impadronirono
di Tiro nel 1124.
Nata da un convergere di fattori diversi, la prima crociata mise in moto
una serie di importanti conseguenze politiche e militari che determinarono
uno stato di guerra in Medio Oriente e un accorrere di forze fresche fino
alla scomparsa degli staterelli latini dalle coste del Mediterraneo orientale.
Il succedersi delle crociate non può essere considerato in modo
indipendente dalle vicende del mondo islamico. Baghdad, Il Cairo,
Damasco erano alla fine dell’XI secolo città più ricche e più belle di quelle
dell’Occidente latino. La cultura era più diffusa e la scienza più avanzata.
I cronisti musulmani non mancarono di scandalizzarsi raccontando la
barbarie della giustizia dei «franchi» e la loro ignoranza.
Con il loro arrivo in Oriente, i cristiani d’Occidente s’inserirono nelle
vicende di un mondo complesso, dove non vi era solo la contrapposizione
tra Bisanzio e l’Islam, ma profonde divisioni all’interno della stessa
realtà musulmana, spesso frammentata in piccoli potentati in guerra
tra loro. L’Egitto era retto da una dinastia che abbracciava la versione
sciita dell’Islam ed era in aperto contrasto con i musulmani sunniti che
governavano i territori asiatici. Ma anche tra questi ultimi vi erano litigi e
rivalità e la Siria e l’Anatolia erano caratterizzate dall’esistenza di piccoli
stati in contrasto tra loro. La storia dei domini cristiani in Terrasanta e
le successive crociate presuppongono uno sfondo complesso sul quale
si muovono tanti attori: le diverse potenze europee; i signori cristiani
d’Oltremare, spesso diffidenti quando non in palese contrasto gli uni con
gli altri; l’impero bizantino, desideroso di impossessarsi dei territori presi
prima dai turchi e poi dai Franchi; i tanti potentati musulmani, in lotta tra
loro e con i nuovi scomodi vicini e, a partire da un certo momento, i tartari
in arrivo dall’Oriente.
Intorno al 1130 emerse, tra le varie figure del mondo islamico, quella di
‘Imad ad-dln Zenkl al quale il sultano di Baghdad affidò il governo delle
città di Mossul e Aleppo dopo l’aiuto prestato nel sedare una rivolta della
popolazione araba contro il dominio selgiuchide. La regione di Aleppo,
in particolare, confinava con i potentati cristiani e Zenkl venne subito
coinvolto negli affari della regione quando gli fu proposta un’alleanza
contro il re di Gerusalemme da parte di Alice, che ne era la figlia. Ciò
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