Page 159 - Federico II - Genio dei tempi
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li chiamavano sprezzantemente poulains (puledri) e li consideravano
effemminati e corrotti.
La crociata si costituisce dunque attraverso una sorta di rimpasto di
molti elementi preesistenti e prende una direzione imprevedibile: un
movimento religioso e materiale, una riconquista e un’invasione, una
sequenza di spedizioni attraverso i secoli, carica di significati diversi.
Bisogna però ora concentrare l’attenzione su alcune conseguenze
dell’avventura, prendendo in considerazione certi protagonisti della
vicenda crociata e della presenza degli europei - dei «franchi», come li
chiamavano i musulmani -in Terrasanta.
I destini diversi delle città marinare italiane
Tra i protagonisti delle crociate vi furono le città marinare italiane,
soprattutto Venezia, Genova e Pisa, anche se si hanno notizie di viaggi di
navi di Amalfi in Oriente. Ma la città campana, e così le città della costa
pugliese, sottoposte al controllo normanno, non ebbero la possibilità di
inserirsi nella battaglia coloniale-commerciale con le altre città.
All’epoca della prima crociata, le città italiane non parteciparono come
traghettatrici di soldati. Nelle crociate successive, invece, il ruolo delle
flotte di queste città fu fondamentale per il trasporto delle truppe. Già
dalla prima impresa, però, si trovarono coinvolte anche nelle vicende
politiche e militari, contribuendo agli assedi di Antiochia e Gerusalemme.
Fino a quel momento, Venezia, grazie a passati appoggi navali, era in
ottimi rapporti con l’impero bizantino e aveva colonie ed empori in molte
città: anzi, Venezia era il principale punto di approdo in Occidente delle
merci orientali. Ma furono Genova e Pisa, meno potenti della città veneta,
a essere coinvolte per prime nella crociata.
La lotta contro i musulmani, o meglio contro i pirati saraceni, faceva
parte della loro storia. Le loro battaglie si rivestivano anche di una patina
ideologica, quella della lotta in nome di Dio. Prima Genova, poi Pisa e infine
Venezia, si lasciarono coinvolgere nelle vicende dei crociati: Genova con
due spedizioni, nel 1097 e nel 1099, Pisa nel 1099.1 genovesi riportarono
in patria anche le reliquie di san Giovanni Battista, prelevate dalla città di
Myra. Genova e Pisa avevano meno rapporti con Bisanzio della loro rivale
adriatica. I veneziani, invece, intendevano mantenere buone relazioni
anche con l’impero d’Oriente e ciò forse frenava la partecipazione, che
veniva condizionata dalla presenza di navi bizantine. Solo nel 1100 una
spedizione veneziana raggiunse la Palestina, quando oramai le sorti
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