Page 160 - Federico II - Genio dei tempi
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dello scontro erano chiare. I genovesi, negli anni successivi alla presa
di Gerusalemme, contribuirono ad espugnare le città della costa (Arzuf,
Cesarea, Tortosa, Gibeloth).
I vantaggi dell’appoggio ai crociati erano due, uno a breve e uno a lungo
termine. Dai crociati si otteneva il pagamento del trasbordo, ma c’erano
anche occasioni per saccheggi e razzie. E dopo si fondavano empori, si
ottenevano concessioni dai nascenti piccoli stati cristiani in Oriente per
quanto riguardava il commercio. Le città marinare, insomma, non furono
tra i promotori delle crociate, ma seppero cogliere l’occasione che si
prospettava e sfruttarla nel modo più conveniente possibile.
Nelle varie città espugnate dai crociati, genovesi, veneziani, pisani
s’insediarono in modo caratteristico, occupando un quartiere, con un
fondaco, un pozzo, una chiesa, magistrati propri. All’interno dei potentati
cristiani in Terrasanta essi furono un elemento di ostacolo, perché
svolgevano una politica autonoma, o legata agli interessi della madrepatria.
Con i rovesci crociati, soprattutto veneziani e genovesi svilupparono
particolari politiche: i primi, indirizzandosi alla colonizzazione dell’Egeo,
i secondi volgendo l’interesse al Mar Nero. In effetti, vari eventi resero
sempre meno interessante da un punto di vista economico la Terrasanta: il
potenziamento dei porti del Nilo da parte dei sultani d’Egitto a svantaggio
di quelli siriani e palestinesi, e il crescere di importanza della linea
carovaniera che aveva come punto terminale Trebisonda, sul Mar Nero.
Destino meno fortunato fu quello di Pisa: la città toscana decadde con la
sconfitta cristiana perché non aveva trovato vere alternative a differenza
delle sue concorrenti.
Nasce una nuova cavalleria
Dopo la conquista di Gerusalemme, l’arrivo dei pellegrini divenne un
elemento importante per la difesa dei territori. A proposito delle crociate
e soprattutto della difesa della Terrasanta, una delle tante storie nella
storia che si possono raccontare riguarda gli ordini monastico-militari.
Questi monaci guerrieri rappresentavano una strana figura che univa
insieme elementi della vita dell’uomo di preghiera e del guerriero. La
funzione dei diversi ordini, i Templari, gli Ospedalieri di san Giovanni e i
cavalieri Teutonici era quella di combattere gli infedeli. Erano nati come
associazioni di liberi cavalieri che si preoccupavano di difendere il Santo
Sepolcro e i pellegrini, ma divennero ordini monastici, caratterizzati dai
voti di castità, povertà e obbedienza, nonché da una speciale fedeltà nei
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