Page 154 - Federico II - Genio dei tempi
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le reliquie da onorare non si trovavano solo in Terrasanta. Nel quadro della
          generale rinascita economica e sociale che caratterizza l’Europa dalla fine

          del X secolo, con la ripresa degli spostamenti per ragioni economiche o
          di studio, il pellegrinaggio conobbe una grande partecipazione. Roma,
          Mont-Saint-Michel,  Santiago  de  Compostela,  Chartres  erano  tra  le
          principali mete, ma vi erano anche santuari locali di minor prestigio. Se a

          Gerusalemme era stata custodita la vera croce, che l’imperatore Eraclio
          nel 630 aveva trasferito a Bisanzio dopo aver ripreso per qualche tempo
          la  Città  Santa,  occupata  dai  persiani,  alcuni  frammenti  venivano  però
          staccati per essere usati come reliquie in altri luoghi, come l’asturiana

          Oviedo, oggetto nel medioevo di un importante pellegrinaggio (Oursel
          1998).  E  inoltre  le  strade  percorse  dai  pellegrini  erano  scandite  da
          stationes, tappe di sosta, dotate di proprie reliquie.
             Molti rischi erano in agguato durante il pellegrinaggio: banditi, animali

          feroci, intemperie. Il viaggio verso il santuario di Santiago de Compostela
          era minacciato da un altro pericolo: per raggiungere questo luogo santo
          della Galizia, nell’estrema costa della Spagna settentrionale, bisognava
          attraversare un territorio dove cristiani e musulmani (giunti nella penisola

          iberica  secoli  prima)  si  davano  battaglia.  Recarsi  ad  un  santuario  si
          caricava di un profondo significato: il passaggio attraverso luoghi avversi
          ed ostili era una metafora del duro percorso di pentimento dell’anima.
             Chi  erano  i  pellegrini  che  intraprendevano  questi  viaggi?  Il  termine

          peregrinus veniva usato in molte circostanze nel medioevo. Il pellegrino
          poteva essere un criminale che scontava un peccato grave, ma il termine
          poteva  anche  alludere  a  studenti,  mercanti,  predicatori:  insomma  non
          indicava una precisa categoria sociale di persone, ma il rapporto dell’uomo

          con lo spazio. Peregrini erano tutti coloro che si spostavano per qualche
          scopo, ma il pellegrino diretto verso una meta santa godeva di uno statuto
          giuridico vero e proprio, sancito dal diritto canonico. Era riconoscibile da
          particolari segni (la croce o la palma per chi andava a Gerusalemme, la

          croce anche per Roma, la conchiglia per Santiago); la sua persona e i
          suoi beni erano sacri e protetti dalla chiesa. Il pellegrino aveva qualcosa
          da chiedere o qualche ragione per la quale ringraziare. Nell’iconografia
          tradizionale il pellegrino era vestito con uno specifico abbigliamento: fin

          dalle prime rappresentazioni sono presenti il bastone e la bisaccia, ma
          col tempo sarà caratteristico il cappello a larghe tese.
             Le crociate ebbero inizio proprio come un pellegrinaggio voluto per
          redimere la nobiltà europea dalle sue guerre fratricide, indirizzando le

          armi verso un altro compito ben più importante, un pellegrinaggio armato,
          dunque, per il quale veniva garantita da parte del papa la remissione



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