Page 97 - Per la difesa dello Spiritismo
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«materializzazioni», riferirò alcuni esempi del genere. Mi pare
pertanto che la sconfitta della «prosopopesi-metagnomia» debba
considerarsi risolutiva anche in materia di Xenoglossia. Comunque,
ripeto che nelle circostanze in esame, l’onus probandi gravita sulle
spalle dei metapsichicisti, non già su quelle degli spiritisti, i quali
propugnano un’ipotesi in perfetta armonia col complesso dei fatti.
* * *
Passando a considerare ciò che il Sudre ha da dire in merito ai
casi delle «personalità dei defunti le quali scrivono correntemente
con la calligrafia loro particolare in vita», trovo ch’egli vi accenna in
diversi punti della sua opera, ma sempre di sfuggita, pronunciando le
consuete sentenze perentorie, senza curarsi di dimostrare in qual
modo le medesime siano giustificabili sulla base dei fatti. E pensare
che i metapsichicisti rimproverano agli spiritisti di enunciare ipotesi
gratuite senza curarsi di giustificarle sulla base dei fatti!
A pagine 353, egli osserva: «La scrittura non essendo che un
sistema di ricordi, non è il caso di stupirsi se un soggetto perviene a
riprodurre la firma di un defunto; ed anzi, nel caso del curato Burnier
e del sindaco Chaumontet, non è neanche il caso di ricorrere alla
criptomnesia (passaggio di Mlle Smith a Chessenax, paesello non
troppo lontano da Ginevra), per rifiutarsi a credere alla
manifestazione degli spiriti dei defunti in questione».
E a pagine 291: «Ci si potrebbe stupire della produzione di
una scrittura la quale rassomigli a quella di un defunto... ma, in
fondo, una scrittura non è che un fenomeno psico-motore».
E con tale sentenza perentoria, la quale non è che una pura
espressione verbale vuota di senso, egli crede di avere risolto l’arduo
mistero!
Sennonché nella «Revue Métapsychique» di Janvier-Frévier
1926, si presenta una buona occasione al nostro autore, che è quella
del caso del sensitivo austriaco Schermann, il quale quando è messo
psicometricamente in rapporto con una persona, perviene talvolta a
trascrivere lentamente, come se copiasse da un autografo a lui
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