Page 100 - Per la difesa dello Spiritismo
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Aggiungo infine come anche in questa circostanza giovi
insistere sul fatto importantissimo che lo spirito comunicante non si
limitò a identificare sé stesso scrivendo con la propria calligrafia, ma
si adoperò invece a fornire tutte le prove cumulative che si è
ragionevolmente in diritto di esigere in tali contingenze; a cominciare
dalla trasmissione di numerosi incidenti personali ignorati da tutti i
presenti, per passare alla prova memorabile dell’identità dello stile; o
meglio, dei due stili che caratterizzavano la personalità letteraria del
defunto comunicante; per indi passare a quella più di ogni altra
conclusiva, dell’emergenza, dietro allo stile, della di lui personalità
intellettuale e morale, personalità complessa, strana e inimitabile; e
infine, aggiungendo recentissimamente un’ultima prova
meravigliosa: quella di dettare alla medium un’intera commedia in
quattro atti, la quale ha colpito di stupore coloro che la lessero, e ciò
non solo pei suoi pregi letterari, ma soprattutto per la sua perfetta
concordanza nella forma briosa, nello stile epigrammatico, nei
personaggi rappresentati, nella costruzione scenografica
notevolmente antiquata, col teatro del medesimo autore.
Ne consegue che in queste circostanze, come in tante altre, gli
spiritisti si trovano a far valere un complesso organico di prove
cumulative convergenti come a centro verso la convalidazione delle
loro tesi; laddove gli oppositori si trovano a far valere un’ipotesi
dilucidativa la quale risulta in assoluto contrasto con l’intero
complesso dei fatti che dovrebbe spiegare. Da ciò l’inevitabile
inferenza che nelle circostanze in esame l’onus probandi gravita sulle
spalle degli oppositori, e non già su quelle degli spiritisti, i quali
concludono legittimamente in base ai processi scientifici dell’analisi
comparata e della convergenza delle prove.
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