Page 105 - Per la difesa dello Spiritismo
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vi fosse; per passare ai casi di sdoppiamento incipiente, in cui il
soggetto scorge il proprio fantasma a distanza, pur conservando piena
coscienza di sé (autoscopia); quindi ai casi in cui la coscienza
personale trovasi trasferita nel fantasma, il quale scorge a distanza il
proprio corpo esanime; indi ai casi in cui lo sdoppiamento avviene
nel sonno naturale, nel sonno provocato, nel deliquio o nel coma; poi
ai casi in cui il fantasma sdoppiato di un vivente in sonno, è
percepito da terzi per arrivare ai casi in cui il fenomeno dello
sdoppiamento fluidico si realizza al letto di morte, ed è percepito da
persone sensitive; e infine, ai casi in cui il fantasma sdoppiato al letto
di morte è visto collettivamente da tutti i presenti.
In secondo luogo, le ipotesi «onirica» e «allucinatoria» vanno
escluse in quanto i fenomeni di bilocazione al letto di morte sono
costantemente descritti dai veggenti con le identiche, minuziose
modalità di estrinsecazione, in cui si rilevano peculiarità
siffattamente nuove ed inattese da non potersi logicamente presumere
che sorgano identiche nella mentalità di tutti i veggenti, siano essi
persone civili, barbare o selvaggie.
In terzo luogo, perché si ottennero sperimentalmente
fotografie di fantasmi sdoppiati di viventi (dal colonnello De Rochas,
dal Durville, dal prof. Istrati), e fotografie dell’analogo fenomeno al
letto di morte (dal dott. Baraduc).
* * *
Nel caso seguente il fenomeno dello «sdoppiamento fluidico
al letto di morte», è visto soltanto nella sua fase iniziale, ma è visto
collettivamente da otto persone, le quali non possedevano facoltà
chiaroveggenti.
Lo tolgo dal «Light» (1922, p. 182). Miss Doroty Monk,
invia al direttore della rivista - Mr. David Gow - la seguente
relazione di ciò che avvenne al letto di morte della propria madre;
morte avvenuta il giorno 2 gennaio 1922.
«Nel nostro ambiente famigliare fummo testimoni di un
fenomeno straordinario al letto di morte della mamma adorata; morte
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