Page 110 - Per la difesa dello Spiritismo
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a contatto, di sospendere le leggi della gravità, o di muovere
          oggetti  pesanti. Quando una persona muore  in  condizioni di
          grande purità, essa non porta con sé nulla del “principio di
          vitalità nervea”... ed è per questo che gli spiriti felici che più non
          ne sono pervasi, non possono apparire ai viventi, né farsi udire o
          toccarli» (Citato da Mrs. De Morgan, p. 137).
                 Come   si   vede,   le   affermazioni   delle   sonnambole   o   delle
          estatiche   vissute   in   epoche   anteriori   all’avvento   del   moderno
          spiritismo concordano esattamente con quelle dei mediums; taluni
          dei quali, come l’Eusapia, sono troppo ignoranti onde presupporli
          edotti in sottigliezze teorico-dottrinali di tal natura.
                 Ciò posto, osservo come le affermazioni stesse concordino a
          loro volta con le considerazioni da me fatte seguire al caso sopra
          riferito   di   «sdoppiamento   fluidico   incipiente»;   considerazioni
          secondo le quali nei casi in cui i fenomeni di sdoppiamento al letto di
          morte si limitano alla visione di una nubecola fluidica, più o meno
          densa, la quale assume vagamente la forma umana, ed è percepita
          collettivamente da tutti i presenti, debba concludersi nel senso che i
          presenti abbiano assistito all’estrinsecazione del «fantasma odico»
          del morente, visibile ad occhi normali; senza aver modo di assistere
          all’estrinsecazione del «corpo eterico», percepibile soltanto ad occhi
          di «sensitivi».


                                         * * *

                 Passando  a  citare   qualche   esempio  di   visualizzazione,  da
          parte di «sensitivi», del «corpo eterico» propriamente detto, osservo
          anzitutto che i casi di tal natura sono numerosi, mentre le descrizioni
          che ne forniscono i veggenti, appariscono a tal segno identiche tra di
          loro, da ingenerare monotonia; ciò che però si trasforma in un’ottima
          prova in favore della realtà dei fatti, visto che non sarebbe possibile
          tale   uniformità   di   visualizzazioni   in   persone   le   quali   ignorano
          reciprocamente le altrui esperienze, ed appartengono a tutte le epoche
          e a tutte le razze, qualora non descrivessero un alcunché di reale, e in
          conseguenza, di analogo per tutti. Mi limiterò a riferire alcuni esempi


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