Page 113 - Per la difesa dello Spiritismo
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spirito nel corpo. Non sarebbe forse occorsa in tali circostanze la
resurrezione di Lazzaro?... Allorché finalmente i “cordoni”
s’infransero, le sembianze del defunto su cui leggevansi le sofferenze
patite, si rasserenarono completamente assumendo un’espressione
ineffabile di pace e di riposo».
* * *
Prima di passare ad altro tema, non posso esimermi dal
rammentare che nel numero di Marzo-Aprile 1926, della rivista il
«Mondo Occulto», io ebbi a riferire il caso teoricamente
importantissimo di Mrs. Joy Snell: una «sensitiva» di educazione e
coltura superiori, che un rovescio di fortuna costrinse a guadagnarsi
la vita esercitando la professione di «nurse» (infermiera patentata).
Orbene, è altamente suggestivo il fatto che questa «sensitiva», ebbe
costantemente ad osservare, per venti anni di seguito, il fenomeno
dell’esterioriarsi del «corpo eterico» al letto di morte dei numerosi
moribondi assistiti; fenomeno che sempre si combinava a visioni di
spiriti di defunti accorsi ad assistere nell’ora suprema i loro parenti
od amici. Ricorderò altresì che Mrs. Joy Snell ebbe la prima visione
del genere al letto di morte di un’amica sua, parecchi anni prima di
dedicarsi alla professione d’infermiera; visione di cui riferisco, a
titolo di esempio, la seconda parte. Essa scrive:
«Mi trovavo a casa di Maggie da tre o quattro giorni, allorché
una sera essa fu colta improvvisamente da una crisi tremenda, e spirò
nelle mie braccia prima che il dottore avesse il tempo di giungere.
Era quello il primo caso di morte cui avevo assistito. Non
appena il suo cuore cessò di pulsare, io vidi distintamente un
alcunché di simile al vapore che si sprigiona da una pentola in
ebollizione, elevarsi dal corpo di lei, arrestarsi a breve distanza dalla
salma, e condensarsi in una forma in tutto identica a quella
dell’amica mia. Tale forma, dapprima incerta nei contorni, andò
gradatamente delineandosi, fino a divenire perfettamente distinta. Era
avvolta in una sorta di candido velo dai riflessi perlacei, sotto al
quale risaltavano chiaramente le forme. Il volto era quello dell’amica
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