Page 116 - Per la difesa dello Spiritismo
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altri rilevano la presenza di messaggeri spirituali i quali intervengono
          ad assistere lo spirito nel periodo della crisi suprema. E non è chi non
          vegga   come   tali   coincidenze   meravigliose   presentino   un   valore
          scientifico enorme, giacché se i Taitiani non possono avere ricavato
          le loro credenze dai popoli civili (i quali, tra parentesi, ignorano in
          massa l’esistenza di simili fenomeni in mezzo a loro), e se i popoli
          civili non possono averle attinte dai Taitiani, allora non è possibile
          darsi   ragione   della   reciproca,   minuziosa,   stupefacente,   completa
          descrizione del fenomeno, sennonché riconoscendo che i veggenti di
          ambe   le   parti   abbiano   descritto   un   fenomeno   obbiettivo,   reale,
          realissimo.   Ed   eccoci   condotti   razionalmente,   inevitabilmente,   a
          dover concludere in favore dell’esistenza obbiettiva dei fenomeni di
          «sdoppiamento   fluidico   al   letto   di   morte»,   con   le   conseguenze
          teoriche che ne derivano. Le quali sono queste: che se è vero che i
          veggenti appartenenti a tutte le razze e a tutte le epoche, descrivono
          un fenomeno autentico quando parlano dell’esteriorarsi di un «corpo
          eterico» nei moribondi, allora dovrà convenirsi ch’essi descrivono un
          fenomeno altrettanto autentico quando accennano al vitalizzarsi ed
          animarsi del medesimo «corpo eterico» non appena il morente esala
          l’ultimo respiro; come pure dovrà convenirsi ch’essi descrivono un
          evento indubbiamente autentico allorché parlano dell’intervento di
          spiriti di defunti al capezzale dei moribondi. Ora tutto ciò equivale ad
          ammettere  che quando la  scienza  ufficiale  avrà riconosciuto per
          definitivamente dimostrata l’esistenza dei fenomeni di «bilocazione
          al letto di morte» (e la cosa è certa, poiché i fatti sono fatti), in quel
          giorno   sarà   sperimentalmente   dimostrata   l’esistenza   e   la
          sopravvivenza   dell’anima,  anche   all’infuori   dei   fenomeni
          metapsichici e spiritici propriamente detti.
                 Ho   sottolineato   l’ultima   frase   nell’intento   di   attrarre
          maggiormente l’attenzione dei lettori, ma sopratutto quella del signor
          Sudre, sul fatto che la dimostrazione scientifica della sopravvivenza
          dell’   anima   non   dipende   affatto   dalla   fenomenologia   spiritica
          propriamente detta, giacché vi si perviene in tre guise diverse: In
          primo   luogo,   in   forza   dell’esistenza   latente   di   facoltà   di   senso
          supernormali   nella   subcoscienza   umana   (Animismo);   in   secondo


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