Page 121 - Per la difesa dello Spiritismo
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cuore della Katie King; circostanza di fatto importantissima, in base
alla quale è logico arguirne che se il cuore palpitava, anche il sangue
circolava nelle arterie di quella forma materializzata; il che equivale
a dire ch’essa risultava un organismo vivente perfettamente
conformato. E così essendo, si rimane piuttosto imbarazzati a
interpretare le strane affermazioni del Sudre, secondo il quale
«l’apparizione rara ma reale d’individui teleplastici aventi tutte le
apparenze della vita - come la Katie King - non deve farci illusione:
questi fenomeni non hanno nulla di biologico». Perché, si
domanda, noi non dobbiamo farci delle illusioni intorno alla natura
biologica della Katie King? Tutti gli organismi viventi appartengono
alla biologia, e in quanto la Katie King era un organismo vivente,
apparteneva certissimamente al dominio biologico. Bene inteso
ch’essa non era il prodotto dell’ontogenesi; ma è certo che il Sudre
non può alludere a ciò con la sua frase, visto che in tal caso la sua
scoperta oscurerebbe la fama di Monsieur De La Palisse. E allora a
che cosa può alludere? Ecco: si direbbe ch’egli intenda negare sul
serio un corpo organizzato alla Katie King; ma di fronte all’evidenza
dei fatti, tale pretesa mi sembra siffattamente inverosimile ch’io
rimango in dubbio, e preferisco concludere ch’egli volendo togliersi
dall’imbarazzo in cui lo poneva il fantasma materializzato della Katie
King, abbia lanciato contro il medesimo una delle solite «frasi ad
effetto».
Sempre a proposito dell’ esistenza indubitabile di una «forza
organizzante» nei fenomeni di materializzazione, ricordo ancora che
il professore F. W. Pawloski, insegnante anatomia nell’università di
Michigan, nella relazione da lui pubblicata sulla rivista «Psychic
Science» (ottobre 1925) intorno alle proprie esperienze col medium
polacco Franek Kluski, osserva:
«In diverse occasioni le forme materializzate apparvero a me
da tergo, ed io mi avvedevo della loro presenza perché le sentivo
respirare... Quando mi voltavo, mi trovavo faccia a faccia, a un piede
lontano, dal fantasma, il quale mi sorrideva, o mi guardava con
insistenza. Taluni di tali fantasmi respiravano affannosamente, come
se tornassero da una corsa, e in simili circostanze io sentivo il loro
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