Page 123 - Per la difesa dello Spiritismo
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spiegano ad esuberanza i fenomeni delle materializzazioni. Ed egli lo
afferma in questi termini:
«E’ dunque logico il concludere che tutti i fenomeni di
materializzazione derivano da quest’unica causa, a cominciare dalle
materializzazioni degli oggetti inanimati e delle vestimenta dei
fantasmi, per finire ai fantasmi integralmente costituiti. La
rassomiglianza che questi ultimi possono talora presentare con
persone vissute, deriva dai ricordi del medium o da quelli degli
assistenti. Si tratta, insomma, di un fenomeno di “criptomnesia”
seguito da una “obbiettivazione”».
Come si vede, il Sudre risolve il formidabile quesito con...
una semplicità di mezzi veramente stupefacente. Infatti le sue
affermazioni conclusionali , risultando letteralmente gratuite, non
sono che pure espressioni verbali vuote di senso, e dimostrano
ch’egli non si è curato di applicare i processi dell’analisi comparata
ai fenomeni di cui discute.
E pertanto, a me non rimane che provare sulla base dei fatti
come tutto concorra a dimostrare che le forme completamente
materializzate non sono «obbiettivazioni plastiche»; ma «creazioni
organiche», e che in base ai processi dell’analisi comparata deve
concludersi come ben sovente l’«Idea direttrice», e la «Volontà in
azione» da cui traggono origine, risulta estrinseca al medium ed ai
presenti. Tutto ciò per la considerazione che le ipotesi combinate
dell’ideoplastia, della prosopopesi, della criptomnesia, della
criptestesia, della metagnomia, si dimostrano impotenti a spiegare i
fatti.
* * *
Non posso esimermi dall’iniziare la mia esposizione
commentando brevemente il caso classico della Katie King;
astenendomi però dal citarlo, giacché lo ritengo a tutti famigliare.
In questa circostanza, trattandosi di una personalità medianica
la quale affermava di essere vissuta parecchi secoli addietro, è
completamente esclusa ogni probabilità d’identificarla personalmente
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