Page 115 - Per la difesa dello Spiritismo
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sopravvivenza;   mentre   l’asserto   in   essa   contenuto   risulta   oramai
          dimostrabile   sperimentalmente   in   virtù   dei   fenomeni   di
          «sdoppiamento fluidico al letto di morte».

                                         * * *


                 Non mi rimane che a convalidare ulteriormente l’evidenza
          incrollabile   della   grande  Verità   in  esame,   dimostrando   che  tra   i
          popoli selvaggi si realizzano i medesimi fenomeni, le cui fasi di
          estrinsecazione   vengono   dai   veggenti   selvaggi   descritte   in   guisa
          identica a quella dei veggenti civilizzati.
                 Ecco in quali termini un missionario reduce dall’arcipelago di
          Taiti (Polinesia), espone le credenze in proposito degli aborigeni:
                 «Al momento della morte - egli scrive - essi credono che
          l’anima si ritragga nella testa, per indi fuoruscirne e subire un lungo e
          graduale processo di riassorbimento in Dio, dal quale emanerebbe...
          Curioso e interessante appare il fatto che i Taitiani credono alla
          fuoruscita di una sostanza reale, la quale assumerebbe forma umana;
          e lo credono sulla fede di taluni fra essi dotati di chiaroveggenza, i
          quali affermano che non appena il morente cessa di respirare, si
          sprigiona dalla sua testa un vapore che si condensa in alto, a breve
          distanza dal corpo, e rimane ad esso vincolato mediante una sorta di
          cordone   formato   dalla   sostanza   medesima.   Tale   sostanza   -   essi
          affermano – va rapidamente aumentando in volume e in pari tempo
          assumendo le sembianze del corpo dal quale emana; e quando infine
          quest’ultimo è divenuto gelido e inerte, il cordone vincolante l’anima
          al corpo si dissolve, e l’anima liberata vola via, in apparenza assistita
          da messaggeri invisibili...» (The Metaphysical Magazine; October,
          1896).
                 Come   si   vede   ,   le   osservazioni   degli   aborigeni   Taitiani
          coincidono   in   modo   impressionante,   nelle   loro   più   minuziose
          particolarità, con quanto i veggenti europei descrissero intorno ai
          processi della separazione del «corpo eterico» dal «corpo somatico».
          E ciò non è tutto, poiché tra veggenti Taitiani e veggenti civilizzati si
          riscontra un’altra concordanza notevolissima, ed è che gli uni e gli


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