Page 34 - Per la difesa dello Spiritismo
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a valersi della propria ipotesi, come s’egli avesse risposto e confutato
          a fondo le argomentazioni dello scrivente!!!
                 Tornando in argomento, ripeto che se ora il Sudre lancia una
          delle   solite   «frasi   ad   effetto»   anche   a   proposito   dell’asserto
          inconfutabile   che   l’Animismo   è   la   base   fondamentale   dello
          Spiritismo, io non mi commuovo punto, ma invito formalmente il
          mio contradditore - in nome della ricerca sincera e spassionata della
          Verità per la Verità – a ragguagliarmi circa il modo con cui egli
          spiega   l’esistenza   nella   subcoscienza   umana   di   facoltà   di   senso
          supernormali, indipendenti dalla legge di evoluzione biologica; e
          desidero ch’egli mi ragguagli ed illumini nell’unico modo possibile,
          che   è   quello   di   confutare   le   argomentazioni   da   me   esposte   in
          proposito nell’articolo testè pubblicato sulla «Revue Spirite» per le
          quali   si   dimostra   in   guisa   risolutiva   che  ogni   qual   volta   gli
          oppositori ritengono di combattere l’ipotesi spiritica ricorrendo
          ai poteri della «criptestesia onnisciente», essi in realtà non fanno
          che   dimostrare   l’esistenza   e   la   sopravvivenza   dell’anima
          ponendosi dal punto di vista dell’Animismo, anziché da quello
          dello Spiritismo; il che torna precisamente lo stesso.
                 Attendo   alla   prova   il   mio   contradditore;   ma   dichiaro
          sinceramente che già da ora io sono persuaso ch’egli si guarderà bene
          dal rispondere su tale argomento, il quale ha valore risolutivo in
          senso   spiritualista.   Il   che,   però,   non   impedirà   ch’egli   continui
          imperturbabile a far valere il proprio punto di vista materialista, e a
          chiamare «audaci» le argomentazioni che non può confutare. Sono
          queste le incongruenze fatali di chiunque abbia la mente obnubilata
          da preconcetti irriducibili. Stando le cose in questi termini, mi si
          potrebbe giustamente osservare che è tempo perso l’insistere nel
          volere convincere chi non può comprendere; ma si capisce che io
          non insisto per convincere il mio contradditore, bensì per ridare
          tranquillità   di   coscienza   a   qualche   lettore,   il   quale   fosse   per
          avventura rimasto perturbato dalle insinuazioni sofistiche del Sudre.

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