Page 33 - Per la difesa dello Spiritismo
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a   salvare   da   un   totale   naufragio   la   propria   minuscola   navicella
          dell’antispiritismo   materialista?   Tale   navicella   è   indubbiamente
          destinata a naufragare miseramente a breve scadenza; ma, per il
          momento, il suo pilota si lusinga di mantenerla a galla usando un
          certo numero di «vesciche vuote» a sua disposizione, le quali, in
          realtà, sono talmente fragili che non potranno resistere un attimo di
          tempo alla furia delle onde. E per uscire di metafora, spiegherò che le
          «vesciche vuote» di cui si tratta sono rappresentate dalle «frasi ad
          effetto» da lui lanciate in grande profusione ogni qual volta si trovi al
          cospetto   di   un’argomentazione   da   non   potersi   affrontare
          direttamente, in quanto risulta inconfutabile. E nella circostanza qui
          considerata, in cui si tratta della dimostrazione inconfutabile che
          l’Animismo prova lo Spiritismo, egli se la cava con una «frase ad
          effetto», che questa volta egli crea interpolando nel periodo la parola
          «audacemente», con la quale parola si vuole insinuare nei lettori
          l’idea che le pretese degli spiritisti a tal proposito, sono ingiustificate
          e temerarie. Già si comprende che le «frasi ad effetto» non sono
          confutazioni, non sono ragioni, e lasciano il tempo che trovano; ma
          egli si lusinga che producano almeno una certa impressione deleteria
          sull’animo dei lettori affrettati, o poco versati in argomento. E da tale
          punto di vista, potrebbe darsi ch’egli abbia qualche volta ragione. Il
          che, però, non impedisce che s’egli non può rispondere in altra guisa
          alle incrollabili argomentazioni degli spiritualisti, allora un tal fatto
          dimostra che la causa da lui propugnata è irremissibilmente perduta.
          E le «frasi ad effetto» pullulano nel suo libro, come si rinvengono un
          po’ dovunque nei suoi articoli. Ed anche lo scrivente fu più di una
          volta colpito dagli strali spuntati delle sue «frasi ad effetto»; strali
          che l’hanno piuttosto divertito, poiché nella circostanza in cui furono
          lanciati rappresentavano una ben magra soddisfazione per colui che li
          lanciava; il quale non aveva osato rispondere alla confutazione di una
          sua teoria da parte dello scrivente, dopo avere aggiunto che il farlo
          gli sarebbe riuscito «très-facile». Si vede che all’atto pratico gli riuscì
          «très-difficile»; o, per essere esatti, si vede ch’egli tardivamente si
          avvide che il confutare quelle argomentazioni era un’impossibilità
          logica. Il che, però, non ha impedito e non impedisce ch’egli continui


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