Page 28 - Per la difesa dello Spiritismo
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ANALISI CRITICA DI UN PARAGRAFO SOFISTICO


                 Con non lieve rincrescimento, interrompo a questo punto
          l’analisi critica delle argomentazioni sbagliate che il nostro autore
          dispensa a profusione in merito alle esperienze con Mrs. Piper; che se
          mi fosse stato possibile continuare, ne sarebbero scaturite pagine
          altamente istruttive. Sennonché mi trovo costretto a desistere per due
          ragioni: l’una, che mi rimane da percorrere un lungo cammino;
          l’altra, che le inesattezze, le affermazioni gratuite, le osservazioni
          sbagliate, i sofismi e i paralogismi che l’autore vi sparge a piene
          mani sono tali e tanti, da non bastare un volume delle dimensioni di
          quello recensito per averne ragione.
                 Di fronte a una situazione simile, a me non rimaneva altro
          sistema di confutazione che quello adottato, in forza del quale si
          dimostra,   sulla   base   dei   fatti,   che   nella   casistica   della   Piper   si
          rinvengono in gran numero incidenti inesplicabili con le ipotesi della
          «prosopopesi-metagnomia»; ciò che vale a demolire di un colpo il
          castello di sofismi e di paralogismi edificato faticosamente dal Sudre.
                 Sennonché   all’atto   di   procedere   oltre,   mi   avvedo   che   la
          medesima   insormontabile   difficoltà   mi   si   para   dinanzi   ad   ogni
          capitolo di questo libro superlativamente partigiano. Vale a dire, che
          risulta   pressoché   impossibile   fare   una   cernita   delle   principali
          obbiezioni   da   confutare:   esse   sono   troppe!   Le   inesattezze,   le
          affermazioni gratuite, i sofismi e i paralogismi, aggrovigliati tra di
          loro come serpi, si accumulano talvolta a decine in una sola pagina.
          Ecco un piccolo saggio di quanto affermo. L’autore, a pagine 338, ci
          ammannisce questo paragrafo stupefacente:
                 «Odiernamente   gli   spiritisti   furono   per   forza   costretti   a
          riconoscere, da una parte che la metagnomia, la telergia, la teleplastia
          possono estrinsecarsi senza fare intervenire i morti; e dall’altra parte,
          che il fenomeno spiritico è sempre mescolato di animismo, vale a
          dire misto di elementi provenienti dal subcosciente dei viventi. E così
          avviene ch’essi ora vanno disputando intorno a poche categorie di
          fenomeni   entro   le   quali   si   sono   trincerati,   e   che   dichiarano


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