Page 206 - Per la difesa dello Spiritismo
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APPENDICE

                     Brevi discussioni amichevoli coi miei critici

                 Io non posso lagnarmi dell’accoglienza che i critici fecero al
          mio   lavoro   di   confutazione   dell’opera   di   Réné   Sudre:
          «Métapsychique   Moderne»;   e   in   conseguenza   nulla   avrei   da
          osservare personalmente circa le inevitabili differenze teoriche che si
          riscontrano tra il mio modo di pensare e quello d’indagatori il cui
          orientamento filosofico è diverso dal mio. Ciascuno è padrone di
          pensare   con   la   propria   testa;   ed   io   rispetto   scrupolosamente   le
          opinioni altrui, purché vengano espresse con franca rettitudine; vale a
          dire,   purché   risultino   immuni   dal   veleno   sottile   dell’insidia.
          Sennonché ritengo utile, da un punto di vista generale, discutere
          insieme a qualcuno dei miei critici talune osservazioni le quali,
          presentando carattere generale, richiedono di essere ulteriormente
          chiarite a vantaggio delle indagini metapsichiche.
                 In merito all’articolo di Charles Quartier pubblicato sulla
          «Revue Métapsychique» di Janvier-Février 1927, io non ho che da
          complimentarne e ringraziarne l’autore, il quale seppe mantenersi
          impeccabilmente sereno ed obbiettivo nella discussione di un tema
          alquanto spinoso per un critico, ed è così che dovrebbero sempre
          condursi i recensori che scrivono per le riviste scientifiche, qualora
          essi   intendano   mantenersi   rigorosamente   imparziali   nel   còmpito
          delicato di esporre, valutare e comparare le opinioni altrui circa
          l’interpretazione teorica dei fatti.
                 Stando così le cose, io rinuncio ad entrare in merito a talune
          opinioni   espresse   dall’autore   a   proposito   di   «rivelazioni
          trascendentali», opinioni che con lui condividono tutti coloro che non
          sottoposero   le   rivelazioni   in   discorso   ai   processi   dell’analisi
          comparata;   e   mi   soffermo   unicamente   a   discutere   sul   paragrafo
          conclusionale dell’articolo in esame. In esso l’autore osserva:
                 «Sia detto una volta per sempre, la metapsichica è un metodo
          che abbisogna d’indipendenza assoluta per progredire passo a passo,
          col compasso e la bilancia alla mano; e coloro che a guisa di araldi

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