Page 209 - Per la difesa dello Spiritismo
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fenomeni, ma rinuncia a teorizzare. Sennonché la sua presunzione
          che   tutti   i   fenomeni   metapsichici   siano   dovuti   alle   facoltà
          supernormali   dell’uomo   vivente,   facoltà   ch’egli   designa
          complessivamente col termine di «criptestesia», è per sé stessa una
          ipotesi come tutte le altre; dimodoché egli pure non può esimersi
          dal teorizzare a dispetto del suo fermo proposito di astenersene».
                 Niun dubbio sul fatto che il prof. Hill ha pienamente ragione.
          Ripeto pertanto che per arrivare alla «conoscenza», il raziocinio
          umano non può esimersi dal teorizzare; giacché in assenza delle
          «ipotesi da lavoro», il materiale dei fatti rimarrebbe in eterno in
          condizioni caotiche, così come un cumulo di pietre e di mattoni
          rimarrebbe   in   eterno   un   cumulo   di   pietre   e   di   mattoni   senza
          l’intervento   del   pensiero   dell’architetto   che   li   disponga   in   una
          costruzione   qualunque;   ciò   che   corrisponde   al   formulare   delle
          «ipotesi da lavoro» nel campo delle indagini scientifiche.
                 Osservo che il prof. Richet avrebbe invece avuto pienamente
          ragione a presentare la sua concezione della «criptestesia» sotto
          forma   della   «meno   lata   ipotesi»   conciliabile   coi   fatti;   e,   in
          conseguenza, conferendo alla medesima veste d’ipotesi provvisoria
          rispondente alla fase iniziale in cui si trovano ancora le indagini
          metapsichiche.   Nel   qual   caso,   nessuno   avrebbe   certo   pensato   a
          biasimare la sua attitudine di prudente riserva.
                 Concludendo:   posto   che   Charles   Quartier   riconosce   la
          necessità   di   formulare   «ipotesi   da   lavoro»   quale   coronamento
          indispensabile dei processi di analisi nelle indagini metapsichiche,
          così come avviene in qualsiasi altra branca dello scibile; posto che
          nel mio libro io mi limito esclusivamente a proporre un’«ipotesi da
          lavoro»   capace   di   dare   ragione   dell’intera   fenomenologia
          metapsichica,   astenendomi   rigorosamente   dal   formulare   una
          «dottrina» qualunque, ne consegue che il mio modo di considerare i
          fenomeni   in   questione   risulta   conforme   a   quanto   il   mio   critico
          considera l’unico metodo d’indagine scientificamente legittimo. E se
          così è, allora l’ipotesi da lavoro da me propugnata, secondo la quale
          le   manifestazioni   metapsichiche,   considerate   nel   loro   complesso
          animico e spiritico, conducono inevitabilmente alla dimostrazione


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