Page 152 - Per la difesa dello Spiritismo
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mesi dalle bevande alcooliche, dal tabacco, dalle droghe, per iniziare
          dopo il terzo mese una serie di dodici sedute in cui non dovevano
          ammettersi persone estranee, e alle quali ciascuno si era formalmente
          impegnato d’intervenire ininterrottamente. Nel gruppo erano in parti
          uguali rappresentati ambo i sessi, e si componeva di una trentina di
          persone.
                 A   sedute   compiute,   parecchi   fra   gli   sperimentatori   ne
          pubblicarono le relazioni in forma di opuscoli e di libri. Io desumo
          quanto espongo dal Diario della Baronessa Peyron (Light, 1907, p.
          439), e da lunghe citazioni che in occasione di una conferenza, Mrs.
          D’Esperance tolse al libro: «Harper i Luften», pubblicato da un
          magistrato  formante  parte  del gruppo. Nella relazione  norvegese
          l’autore cita, previa autorizzazione, i nomi di quasi tutte le persone
          che   vi   presero   parte;   tuttavia   Mrs.   D’  Esperance   non   si   crede
          autorizzata a fare altrettanto in una conferenza (Light, 1903: p. 547-
          559-571). Dal Diario della Baronessa Peyron si rileva che iniziatore
          delle   sedute   fu   il   dott.   Von   Bergen,   noto   cultore   di   ricerche
          metapsichiche, e dalla conferenza di Mrs. D’ Esperance si apprende
          che a dirigerle venne proposto Herr Sjostedt, e che le sedute stesse si
          tennero in casa del prof. Herr D.
                 La forma materializzata di «Nepenthes» si manifestò tra le
          prime, e continuò a manifestarsi in quasi tutte le sedute. Era una
          forma di donna bellissima; si mostrava in luce contemporaneamente
          alla medium (la quale era sveglia e sedeva con gli altri fuori del
          gabinetto); si smaterializzava in mezzo al circolo; si uniformava a
          tutti i desideri dei presenti, ora prestandosi a farsi fotografare, ora a
          scrivere   sul   taccuino   di   qualche   sperimentatore,   ora   a  fornire   il
          modello della propria mano immergendola nella paraffina liquefatta.
                 Nel libro Harper i Luften così viene descritto quest’ultimo
          episodio: «L’attesa era immensa ed ansiosa. Riuscirà? Non riuscirà?
          Tale nostro stato d’animo venne avvertito dalla medium, la quale
          osservò:   “Non   mi   parlate;   io   debbo   star   quieta;   procurate   di
          mantenervi tutti calmi e tranquilli”. Il lieve rumore prodotto dalla
          mano che si tuffava e si ritraeva dal liquido, continuò per qualche
          minuto nell’ombra delle cortine, mentre noi scorgevamo a pieno la


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