Page 133 - Per la difesa dello Spiritismo
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purissimo idioma francese. Noto che la medium non conosce una
          sola parola di francese». (Dale Owen; p. 390).
                 - Agosto 18, 1861 (ore 8 pom.) - Presenti la medium e me.
          Atmosfera calda e pesante. Come sempre, esaminai accuratamente la
          camera, chiusi a doppio giro la porta, misi la chiave in tasca e volli
          rendermi conto di tutto.
                 Dopo circa mezz’ora di tranquilla attesa, vedemmo sorgere
          dal suolo una grossa luce sferoidale completamente ravvolta in veli ,
          la quale dopo essersi elevata al livello delle nostre fronti, venne a
          posarsi sul tavolo. Indi i picchi dettavano: “Ponete mente che questa
          volta siamo intervenuti senza provocare rumori”. Di solito, infatti,
          ogni apparizione di luci era preceduta da una successione di strepiti,
          di tonfi, di rumori potenti, con moti e trasporti di oggetti; laddove in
          questa circostanza il fenomeno si svolse nella massima quiete...
                 Mi traversò la mente il pensiero che quella riunione fosse
          indetta   a   scopi   speciali,   e   che   perciò   avrei   dovuto   rinunciare   a
          manifestazioni da parte di mia moglie. Non sì tosto formulato un tal
          pensiero, vidi la luce innalzarsi, rifarsi brillante, e in pari tempo
          apparirmi   dinanzi   una  testa  coperta  da  una   cuffia  bianca  ornata
          all’intorno di trine e merletti. Era una testa priva di sembianze,
          dimodoché chiesi il significato di tale manifestazione. E coi picchi
          mi si rispose: “Come quando ero malata”. Allora compresi! La cuffia
          apparsa era il modello esatto di un’altra specialissima cuffia portata
          da mia moglie durante l’infermità che la spense!...
                 Avevo portato con me  parecchi cartoncini più grandi dei
          soliti, diversi in tutto dagli altri precedentemente adoperati, e sui
          quali avevo apposto contrassegni speciali. Li deposi sopra il tavolo;
          di dove qualche minuto dopo furono tolti per riapparire vicino al
          pavimento sospesi a tre o quattro pollici dal tappeto. Non mi era dato
          giudicare   in   modo   esatto   al   riguardo,   poiché   la   luce   illuminava
          brillantemente   soltanto   la   superficie   del   cartoncino   superiore,
          irradiando per ogni lato a tre o quattro pollici di distanza; o, più
          precisamente,   perché   solo   il   cartoncino   formava   centro   di   luce
          spiritica,  e  lo  spazio  rischiarato  misurava  un  piede  di  diametro.
          D’improvviso   sopra   quel   cartoncino   venne   a   posarsi   una   mano


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