Page 138 - Per la difesa dello Spiritismo
P. 138
chiesero dei fiammiferi, e ci si avvertì di chiudere gli occhi. Trassi di
tasca un fiammifero di cera, e allungando il braccio lo portai sopra il
tavolo. Istantaneamente una mano me lo tolse, e soffregandolo per tre
volte sul tavolo, pervenne ad accenderlo. Aprimmo gli occhi: il
fiammifero di cera illuminava perfettamente la camera; a noi di
fronte stava il dott. Franklin inginocchiato dietro il tavolo, e la sua
testa sovrastava il tavolo di circa un piede. Lo contemplammo fino a
quando il fiammifero non fu vicino a spegnersi, momento in cui egli
disparve subitaneamente. Dopo di che, venne dettato: “Cari figli,
dopo quest’altra prova potrebbe il mondo dubitare ancora? Ed è per
convincerlo che lavoriamo tanto, Beniamino Franklin”. E subito
dopo: “Mio caro, quanto sono soddisfatta! Estella”. Quindi mi venne
consegnato un cartoncino sul quale stava scritto: “Questa riunione è
la più importante fra tutte. Abbiamo lungamente provato e riprovato
prima di giungere a compiere quanto vedesti; ma finalmente i nostri
sforzi furono coronati da successo. Per dimostrarti l’essere mio di
creatura a te conforme in tutto, non ebbi questa volta che ad
accendere un fiammifero, ma quanti tentativi prima di giungere a
manifestarmi con luce terrena! Finalmente ho trionfato. B.
Franklin”». (Sargent; p. 69).
- Dicembre 12, 1861 - «Seduta in casa mia. Mi ero provvisto
di una lanterna cieca, sulla quale avevo aggiustato un otturatore con
relativa valvola, in modo da proiettare a volontà un cerchio di luce
del diametro di due piedi sulla parete, alla distanza di dieci piedi.
Deposi la lanterna accesa sul tavolo, e presi le mani della
medium. Tosto la lanterna si elevò in aria e fummo invitati a seguirla.
Era portata da uno spirito che ci precedeva e di cui scorgevamo
distintamente disegnarsi l’intera forma avvolta in bianchi veli, i cui
lembi scendevano sul pavimento. Egli depose la lanterna sopra lo
scrittoio, e conseguentemente noi pure ci arrestammo, trovandoci di
fronte alla finestra, la quale era posta fra lo scrittoio e lo specchio.
Quindi la lanterna si elevò nuovamente portandosi a cinque piedi di
altezza, fra lo scrittoio e lo specchio, di dove proiettò tutta la sua luce
in direzione della finestra, rivelandoci in quel punto la figura del dott.
Franklin seduto sul seggiolone a bracciuoli.
138