Page 86 - Fisica per non fisici
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per  strofinio  queste  bacchette  acquistano  una  proprietà  che  chiamiamo carica

          elettrica.
              È interessante notare che dopo aver strofinato due bacchette di vetro su altrettanti
          panni di lana, le due bacchette si respingono se vengono avvicinate l’una all’altra.

          Lo stesso fenomeno avviene se le due bacchette sono entrambe di ebanite anziché di
          vetro.  Ma,  cosa  molto  interessante,  una  bacchetta  di  vetro  e  una  di  ebanite  si
          attraggono.  Questi  fenomeni  vengono  genericamente  indicati come  fenomeni  di
          attrazione (o repulsione) elettrostatica.


          Ripetendo  questi  esperimenti  con  altri  materiali,  possiamo  concludere  che  le
          proprietà che essi acquistano una volta strofinati con panni di lana sono di due tipi
          diversi, cioè le cariche elettriche che acquistano sono di due tipi diversi. Da quanto

          abbiamo constatato, due bacchette entrambe di vetro o di ambra si respingono, quindi
          possiamo affermare che:

          Due  corpi  con  lo  stesso  tipo  di  carica  si  respingono.  Viceversa,  due  corpi  con
          l’uno e l’altro tipo di carica rispettivamente, si attirano.


          A questi due tipi di carica elettrica vengono dati convenzionalmente i nomi di carica
          positiva e carica negativa.

              Così, diciamo che il vetro strofinato su un panno di lana si carica positivamente
          mentre l’ebanite, sempre strofinata con un panno di lana, si carica negativamente.
          Attribuendo  proprio  il segno  algebrico  +  o  –  alla  quantità  di  carica  elettrica  per
          distinguerne i due tipi, si ottiene una schematizzazione molto utile nella formulazione
          matematica delle leggi dell’elettromagnetismo, formulazione della quale, però, non

          ci  occuperemo.  Così,  a  seconda  delle  circostanze,  invece  di  dire  che  due  corpi
          possiedono  cariche  dello  stesso  tipo  oppure  di  tipo  diverso,  diremo  che  essi
          possiedono cariche dello stesso segno o di segno opposto.





          Elettroni, protoni e neutroni


          Come possiamo interpretare il fenomeno di elettrizzazione? Per capire la questione

          occorre ricordare che la materia è fatta di atomi. Importanti esperimenti, dei quali
          parleremo  più  avanti,  mostrano  che  ciascun  atomo  è  a  sua  volta  costituito  da
          particelle ancora più piccole: ci sono gli elettroni che circondano un nucleo fatto di

          protoni e neutroni.
              Gli  elettroni  sono  particelle  che  possiedono  una  piccola  carica negativa.  È  la
          Natura che ha deciso così, cioè di attribuire intrinsecamente questa proprietà. Così
          pure,  troviamo  che  i protoni  possiedono  intrinsecamente  una  carica positiva
          esattamente uguale e opposta a quella degli elettroni. In realtà, la carica positiva del
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