Page 87 - Fisica per non fisici
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protone è la somma delle cariche dei suoi costituenti inseparabili che sono chiamati

          quark. Infine i neutroni sono particelle che non possiedono carica elettrica.
              E  allora,  per  quale  motivo  lo  strofinio  su  un  panno  di  lana  fa  in  modo  che  la
          bacchetta di vetro si carichi positivamente? Il fatto è che nel vetro gli elettroni sono

          meno legati a formare gli atomi di quanto non siano gli elettroni nella lana e allora, a
          seguito  della  nostra  operazione,  una  notevole  quantità  di  elettroni  passa  dal  vetro
          alla  lana.  Per  conseguenza  il  panno  di  lana  acquista in  definitiva  una  notevole
          quantità di carica elettrica negativa. E la bacchetta di vetro? Ebbene, essa ha perso
          una  grande  quantità  di  elettroni,  con  il  risultato  che  rimangono  in  eccesso  molti

          protoni. La loro carica complessiva è dunque la carica positiva che la bacchetta di
          vetro possiede.
              Il fenomeno opposto accade se strofiniamo una bacchetta di ebanite. Stavolta gli

          elettroni sono meno legati alla lana di quanto non siano all’ebanite e allora, con lo
          strofinio,  essi «migrano»  dalla  lana  all’ebanite  con  il  risultato  che  quest’ultima
          risulta carica negativamente.

          A  questo  punto  è  molto  importante  notare  che  in  tutte  queste  situazioni  la  carica

          elettrica,  che  compare  su  una  bacchetta  o  su  un  qualsiasi  altro  oggetto,  non  viene
          «creata» dal nulla. In altri termini, il fenomeno dell’elettrizzazione avviene soltanto
          per un trasferimento di elettroni da un oggetto all’altro.

              Con terminologia «professionale», si dice che la carica elettrica appartiene alla
          categoria delle quantità fisiche che sono conservate, a significare appunto che esse
          non  possono  essere create  (o  distrutte).  Quindi,  ricordiamo  bene:  se  abbiamo  un
          corpo che è inizialmente scarico e poi possiede invece una certa quantità di carica
          elettrica, possiamo essere sicuri che questa carica è stata prelevata da qualche altra

          parte.
              La  situazione  è  assolutamente  analoga  a  quella  che  si  verifica  se  abbiamo  un
          secchio inizialmente vuoto che poi troviamo pieno d’acqua: possiamo essere sicuri

          che quell’acqua è stata prelevata da qualche altra parte, per esempio facendola fluire
          in un tubo collegato al rubinetto di casa.
              E  come  l’acqua  può  fluire  in  un  tubo,  altrettanto  le  cariche  elettriche  possono
          fluire  lungo  un  filo  che,  guarda  caso,  chiamiamo  «filo  elettrico».  Questo  fluire  è
          quello che comunemente chiamiamo corrente elettrica.





          Il campo elettromagnetico



          I  fenomeni  di  attrazione  o  repulsione  elettrostatica  possono  essere  interpretati  in
          termini di campi. Si intende per campo una zona di spazio nella quale è presente una
          situazione fisica di particolare interesse per la questione che si sta studiando.
              Abbiamo  già  avuto  un  esempio  parlando  del  campo  gravitazionale.  Esso  è
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