Page 83 - Fisica per non fisici
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Figura 40. La luce emessa dal laser passa per un minuscolo forellino praticato in un foglio di cartoncino.



              Ci aspetteremmo di vedere sullo schermo, in corrispondenza del forellino, una
          piccola  macchia  rossa;  invece  osserviamo  non  soltanto  una  macchia  centrale

          piuttosto luminosa e sfumata: vediamo anche che essa è circondata da una serie di
          anelli (un po’ meno luminosi) concentrici separati da zone non illuminate.  Stiamo
          assistendo al fenomeno che in fisica viene chiamato diffrazione della luce.


              Anche in questo caso è possibile un’interpretazione in termini di corpuscoli? No.
          Infatti anche in questo esperimento possiamo immaginare che i fotoni, passando di
          striscio attraverso il forellino, vengano deviati casualmente a formare sullo schermo
          una  macchia  luminosa  piuttosto  estesa.  Ma  come  interpretare  che  la  luce  possa

          andare a cadere in corrispondenza di un anello ma evidentemente non tra un anello e
          l’altro?


          Anche in questo caso la presenza di zone «permesse» e zone «proibite» ci porta a
          pensare  che  la  propagazione  della  luce  sia  un  fenomeno  ondulatorio.  Ma  allora
          dobbiamo accettare l’ipotesi ondulatoria e rifiutare l’idea che la luce sia costituita
          da fotoni intesi come minuscole particelle? Eh no; perché adesso, in termini di onde,
          non è possibile spiegare l’effetto fotoelettrico.
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