Page 88 - Fisica per non fisici
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prodotto da una massa come quella del Sole o della Terra o di qualsiasi altro corpo
celeste. Un corpo che si trova in tale campo è soggetto alla forza di gravità; forza
della quale, più avanti, esamineremo le caratteristiche.
Altrettanto, possiamo pensare che un corpo elettricamente carico generi intorno a
sé quello che viene chiamato un campo elettrico. In altre parole, la presenza di un
corpo elettricamente carico determina una nuova situazione nello spazio circostante,
situazione per la quale un secondo corpo carico risente della presenza del primo e
l’effetto risultante è quello di una forza attrattiva (o repulsiva) tra i due oggetti.
Osserviamo poi che si hanno fenomeni analoghi all’attrazione o repulsione
elettrostatica quando siamo in presenza di calamite. Alle estremità di una calamita
sono localizzati quelli che in fisica vengono chiamati poli della calamita. A tali poli
vengono dati convenzionalmente i nomi di polo Nord e polo Sud. Questa
terminologia deriva da quello che osserviamo nel comportamento di una bussola.
Delle estremità dell’ago magnetico è infatti naturale chiamare polo Nord quella che è
attratta verso il Nord geografico; e polo Sud l’altra estremità. Come per le cariche
elettriche, poli dello stesso «nome» si respingono; e poli di nome opposto si
attraggono.
E proprio come abbiamo discusso per il campo elettrico, possiamo dire che una
calamita genera intorno a sé quello che è naturale definire come un campo
magnetico. Una seconda calamita, posta in questo campo, risente della presenza
della prima sotto forma di forze di attrazione o repulsione.
Evidentemente la Terra stessa si comporta come un grande magnete, con la
presenza del campo magnetico terrestre, responsabile delle forze che si manifestano
ai poli di una bussola.
Le onde elettromagnetiche
Immaginiamo di osservare due bambini, in piedi in un giardino, che giocano a fare il
tiro alla fune. Essi tengono ben tesa una grossa corda lunga – tanto per dire – una
decina di metri. La tensione e il peso della corda fanno sì che su ciascun bambino
agisca una forza che tende ad avvicinarlo all’altro. In questo gioco, la corda tesa tra i
due bambini è il «modello» – chiamiamolo così – del campo elettrico tra due corpi
che hanno cariche di segno opposto e che per conseguenza si attraggono
reciprocamente.
Ma osservare due bambini che tengono tesa una corda ci consente di fare paragoni
ancora più interessanti.
Precisamente, supponiamo che uno dei due bambini non abbia l’intenzione di
tirare a sé il suo amico ma, continuando comunque a tenere sempre tesa la corda,
faccia rapidamente su e giù con la mano. A questo punto osserviamo che la corda