Page 93 - Fisica per non fisici
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Un display a cristalli liquidi


          Negli  orologi  a  lancette,  quando  la  carica  della  molla  o  quella  della  batteria  è
          esaurita, vediamo l’orologio che indica una cert’ora e magari ci ricordiamo di una

          famosa battuta: «Nessuno ha sempre torto; anche un orologio fermo ha ragione due
          volte al giorno»!





          Beh,  non  possiamo  dire  la  stessa  cosa  se  abbiamo  un  orologio  a  cristalli  liquidi.
          Infatti, quando la batteria è esaurita, vediamo semplicemente il fondo del quadrante,
          di colore chiaro, sul quale non si stagliano più i numeri che avrebbero indicato ore e
          minuti.

              Questo perché i numeri sono visibili solo per un effetto di polarizzazione della
          luce.  Il  fondo  del  quadrante  è  infatti  un  cristallo  polarizzato  secondo  una  certa
          direzione  proprio come una lente  Polaroid.  I numeri sono poi formati dai cristalli
          liquidi: materiali che, sempre come le lenti Polaroid, sono polarizzati nella stessa

          direzione che compete al quadrante.
              In queste condizioni non vediamo nulla, a parte il fondo del quadrante, proprio
          perché, come abbiamo discusso a proposito di occhiali Polaroid sovrapposti, la luce
          proveniente dal quadrante non è ostacolata dalla presenza dei numeri.

              Ma  ecco  che  il  circuito  elettronico  dell’orologio,  opportunamente  progettato,
          cambia  di  volta  in  volta  la  polarizzazione  dei  cristalli  che  formano  i  numeri
          rendendola ortogonale  a quella  del  quadrante.  A  questo  punto,  sempre  come
          abbiamo discusso a proposito di occhiali Polaroid sovrapposti, la luce proveniente

          dal quadrante è completamente bloccata dai numeri che finalmente vediamo: neri.
              Potete  divertirvi  a  verificare  la  polarizzazione  del  fondo  del  quadrante  di  un
          orologio proprio indossando un paio di occhiali Polaroid. Se ruotate l’orologio (o
          gli occhiali), a un certo punto renderete la polarizzazione del quadrante ortogonale a

          quella degli occhiali: e allora vedrete tutto nero.
              A questo proposito vorrei farvi notare una certa «mancanza di rispetto» nei nostri
          confronti – chiamiamola scherzosamente così – da parte dei costruttori di automobili
          o, per meglio dire, da parte dei costruttori degli strumenti a cristalli liquidi che sono

          sul cruscotto delle auto di oggi.
              Infatti,  l’indicazione  di  questi  strumenti  è  spesso  invisibile.  Quando?  Proprio
          quando indossiamo occhiali Polaroid.
              Evidentemente il costruttore degli strumenti non si è preoccupato troppo del fatto

          che noi automobilisti utilizziamo spesso occhiali Polaroid e così ha disposto il fondo
          de l quadrante  «a  casaccio».  Ma,  così  facendo,  è  magari  capitato  che  la  luce
          polarizzata proveniente dal fondo oscillasse in un piano orizzontale. D’altra parte,
          abbiamo già visto che gli occhiali Polaroid non fanno passare la luce che oscilla in

          un piano orizzontale. Risultato: vediamo il quadrante dello strumento tutto nero.
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