Page 97 - Fisica per non fisici
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L’universo ci appare dunque permeato di forze che agiscono su tutti i corpi in

          esso presenti. Ebbene, queste forze sono le forze gravitazionali che sono descritte
          da una delle più importanti leggi della fisica e cioè dalla Legge della Gravitazione
          Universale, formulata circa tre secoli fa da Isaac Newton.

              Precisamente, tale legge mostra che tra due corpi qualsiasi si manifesta una forza
          di attrazione reciproca che è direttamente proporzionale al prodotto della masse dei
          due corpi in questione e inversamente proporzionale al quadrato della distanza che
          li separa.
              Quanto abbiamo detto a parole può essere molto facilmente espresso in termini

          matematici. Scriviamo così:


                                                                 2
                                                   f = G(Mm/r )                                           (26)


          in questa formula f è l’intensità della forza di attrazione; M  e m sono le masse dei
          due  corpi  rispettivamente; r  è  la  distanza  che  li  separa;  infine G  è  una costante
          universale  attraverso  la  quale  otteniamo  l’intensità  della  forza  una  volta  fissati  i
          valori  delle  masse  dei  corpi  e  quello  della  distanza  che  li  separa.  Sì, G  è  una

          costante  universale;  proprio  come  la  velocità  della  luce,  alla  quale  la  Natura  ha
          deciso di attribuire l’enorme valore di 300.000 Km/s. Per la costante G, la Natura ha
          invece  deciso  per  un  valore  molto,  molto  piccolo.  Se  stabiliamo  di  misurare  le

          distanze in metri, le masse in chilogrammi e gli intervalli di tempo in secondi, il
          valore di G è il seguente:


                                                   G = 6,7⋅ 10   -11                                      (27)



          Con questa scrittura evitiamo di scrivere una lunga sequenza di zeri. Infatti essa sta a
          indicare che il valore di G è:



                                              G = 0,000000000067                                          (28)


          cioè 67 preceduto da undici zeri (compreso quello prima della virgola).
              Dal minuscolo valore di G segue che la forza di attrazione tra due corpi di massa

          piccola, come per esempio quella di due soprammobili che abbiamo in casa posati
          su  uno  scaffale, è  di  piccolissima  entità,  assolutamente  irrilevante:  diciamo  pure
          «inesistente».  Diverso  è  il  caso  nel  quale  almeno  una  delle  due  masse  è  molto
          grande. È quello che si verifica nell’attrazione di un sasso da parte della Terra. La

          massa m del sasso è piccola, d’accordo; ma va moltiplicata per l’enorme massa M
          del nostro pianeta per avere in pratica, con l’utilizzo della (26),  il peso del sasso
          cioè la forza con la quale il sasso è attratto verso il centro della Terra.


          Fatte queste considerazioni, è ora molto semplice verificare che tutti i corpi cadono
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