Page 175 - Fisica per non fisici
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Supponiamo  di  lanciare  un  muone  a  una  velocità  che  è  99/100  di  quella  della
          luce,  cioè  297.000  chilometri  al  secondo.  La  vita  media  di  un  muone  è  di  2
          milionesimi di secondo e quindi ci aspettiamo che, dal momento della «nascita» a
          quello del decadimento, il muone percorra, in media:



                            297.000 Km/s⋅ 0,000002 s = circa 0,6 Km = 600 metri


          Se facciamo l’esperimento, troviamo che il muone percorre invece circa 4 chilometri

          e 200 metri. Come è possibile? Un tale percorso avrebbe richiesto una vita media
          del muone circa 7 volte più lunga.  Ma attenzione: se ripensiamo un momento alla
          «fantascientifica» relatività del tempo, sono proprio 4,2 chilometri e non 600 metri
          che  ci  dobbiamo  aspettare  poiché  il  muone,  osservato  nel  nostro  laboratorio,  ha

          effettivamente vissuto per un tempo sette volte più lungo e cioè circa 14 milionesimi
          di  secondo.  Ce  ne  possiamo  rendere  conto  utilizzando  ancora  una  volta  la  (117)
          ponendo V/c = 99/100. Ricaviamo così:


                                                      T/T’ ∼ 7                                          (118)



          Verifiche del genere avvengono continuamente, nei laboratori di fisica. Questo per
          dire  che  le  previsioni  della  relatività  sono  in  perfetto  accordo  con  quello  che  si

          osserva sperimentalmente. Altro che fantascienza!
              Poi, seppure su scala ridotta, ci sono state verifiche a seguito di veri e propri
          viaggi; come quello astronautico che abbiamo immaginato.
              Se non ricordo male, il primo esperimento è stato eseguito nel 1971. Due orologi
          atomici di grande precisione sono stati perfettamente sincronizzati in un laboratorio.

          Successivamente uno dei due orologi è stato installato a bordo di un jet che ha fatto
          due giri completi intorno al mondo. Quando poi i due orologi sono stati di nuovo
          messi a confronto, si è osservato che per quello a bordo del jet il tempo era passato

          più  lentamente:  di  pochi  miliardesimi  di  secondo  soltanto,  sufficienti  comunque  a
          garantire la correttezza di quanto è previsto dalla Teoria della Relatività.





          E=mc   2


          Arriveremo adesso a formulare la famosa equazione



                                                      E = mc   2                                        (119)


          che stabilisce l’equivalenza tra massa ed energia. Prima di fare questo, è opportuno
          ricordare che abbiamo già esempi di come l’energia possa manifestarsi sotto diverse

          forme.
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