Page 170 - Fisica per non fisici
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mancorrente dobbiamo traguardarne gli estremi in uno stesso istante e calcolare la
differenza fra l’ascissa dell’estremo B e quella dell’estremo A. Ricordiamoci che
stavolta le coordinate non sono segnate da un apice e indichiamo con l la misura che
otterremo. Scriviamo dunque:
l = x – x A (106)
B
Ci aspetteremmo di trovare l = l , no? Invece le cose vanno diversamente. Infatti
0
dobbiamo tenere conto della (104) e quindi, tanto per l’estremo B quanto per
l’estremo A scriveremo:
(107)
dove con t e t abbiamo indicato gli istanti di tempo nei quali abbiamo rilevato il
B
A
passaggio dei due estremi della sbarra. Ma allora, sottraendo membro a membro le
due espressioni (104) otteniamo:
(108)
D’altra parte, la quantità x –x può essere giustamente interpretata come misura
A
B
della lunghezza l del mancorrente solo se abbiamo rilevato la posizione degli estremi
nello stesso istante, cioè se t –t =0. E allora possiamo scrivere così:
B
A
(109)
ovvero:
(110)