Page 165 - Fisica per non fisici
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Riuniamo allora in un solo quadro queste che, dunque, sono le famose
Trasformazioni di Lorentz:
(87)
Queste trasformazioni ci danno un’ulteriore indicazione sulla insuperabilità della
velocità della luce. Infatti, affinché esse abbiano un senso, occorre che la quantità
2
2
che appare sotto il segno di radice quadrata (cioè 1 – V /c ) sia positiva. Ciò
significa che V non può essere maggiore di c, ovverosia il treno non può correre a
una velocità maggiore di quella della luce. E il treno non può neanche viaggiare a
una velocità uguale a c. In questo caso i denominatori che compaiono nelle (87)
sarebbero nulli. Ma affinché una frazione abbia senso, il suo denominatore non può
essere nullo.
Se accettiamo la validità delle trasformazioni di Lorentz vediamo così che alla
velocità della luce viaggia soltanto la luce stessa: nessun altro oggetto materiale può
raggiungere questa velocità.
A questo punto è interessante confrontare le trasformazioni di Lorentz con le
trasformazioni di Galileo.
La differenza che si impone per prima alla nostra attenzione è quella che riguarda
le ultime relazioni e cioè:
t’ = t per le trasformazioni di Galileo (88)
(89)