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40 Novelle                                                              Hans Christian Andersen

            non osavano lasciar vedere di non averci nulla.
                   E così l'Imperatore si mise alla testa del corteo solenne, sotto il superbo baldacchino; e tutta
            la gente ch'era nelle strade e alle finestre, esclamava: «Mio Dio, come son fuor del comune i nuovi
            vestiti dell'Imperatore! Che stupendo strascico porta alla veste! Come tutto l'insieme gli torna
            bene!» Nessuno voleva dar a divedere che nulla  scorgeva; altrimenti non sarebbe stato atto al
            proprio impiego, o sarebbe stato troppo sciocco. Nessuno dei vestiti imperiali aveva mai suscitato
            tanta ammirazione.
                   «Ma non ha niente in dosso!» — gridò a un tratto un bambinetto.
                   «Signore Iddio! sentite la voce dell'innocenza!» — esclamò il padre: e l'uno venne
            susurrando all'altro quel che il piccino aveva detto.
                   «Non ha niente in dosso! C'è là un bambino piccino piccino, il quale dice che l'Imperatore
            non ha vestito in dosso!»
                   «Non ha niente in dosso!» — gridò alla fine tutto il popolo. L'Imperatore si rodeva, perchè
            anche a lui sembrava veramente che il popolo avesse ragione; ma pensava: «Qui non c'è scampo!
            Qui ne va del decoro della processione, se non si rimane imperterriti!» E prese un'andatura ancora
            più maestosa; ed i paggi continuarono a camminare chini, reggendo lo strascico che non c'era.































































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