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40 Novelle Hans Christian Andersen
oramai, non prepareranno che una fossa. Bimbo mio, non ci posso durare!»
«Ma non devi guardar le cose dal lato più malinconico,» — disse il ragazzino: «A me, tutto
sembra più tosto bello, anzi qui; e poi tutti i vecchi pensieri vengono a fare le loro visite, col corteo
che si trascinano dietro...»
«Sì, ma io non li vedo, non li conosco io!» — ribattè il soldatino: «Ah, credimi, non ci
resisto!»
«E pure bisogna!» — disse il fanciullo.
Il vecchio signore tornò dalla stanza accanto, tutto sorridente, portando le più squisite frutta
in composta, e mele e noci in abbondanza; e allora il ragazzo non pensò più al soldatino, e se ne
andò a casa beato e contento.
Passarono i giorni e le settimane, e ci fu grande scambio di saluti tra la vecchia casa e la casa
del ragazzino. Poi egli ritraversò la strada e tornò un'altra volta dal suo vecchio amico.
I trombettieri scolpiti suonarono di nuovo: «Teretetè, teretetè! Vedete chi c'è! Tereteteee!»
— le sciabole e le armature tintinnarono, le vesti di broccato delle dame salutarono col fruscìo; il
cuoio ne disse delle sue, ed i seggioloni intagliati si lamentarono dei reumatismi alla spalliera. Tutto
tal quale preciso identico come la prima volta, perchè là dentro ogni giorno, ogni ora era identica
alle altre.
«Non posso durarci!» — disse il soldatino: «Ho pianto lacrime di stagno. È troppo tetro qua
dentro. Preferirei andare alla guerra e perderci le gambe e le braccia: almeno sarebbe un diversivo!
Non ci posso durare. Ho imparato, ora, non dubitare, che sieno le visite dei vecchi pensieri, e so il
corteo che portano con sè. I miei vengono, sì, a trovarmi, ma ti so dir io che alla lunga sono un certo
spasso... Sono stato sul punto di buttarmi dal cassettone! Vi vedevo, tutti voi altri della casa di
contro, ma proprio come se foste stati qui. Era domenica mattina, e tutti voi, figliuoli, stavate
intorno alla tavola, cantando in coro la bella preghiera che vi ha insegnata il parroco nuovo; ed
eravate tutti a mani giunte, composti, e il babbo e la mamma, serii e raccolti, pregavano anch'essi
con voi. La porta si aperse ed entrò la Mimma, quella che ha due anni e si metter a ballare
qualunque musica senta, di qualunque genere. Non era il momento, ma si mise senz'altro a ballare,
sebbene non riuscisse a prendere il tempo giusto, perchè il canto era troppo lento. Stava prima su di
una gamba, e si chinava tutta tutta da un lato, sin quasi a terra, ma anche così il passo non era mai
lungo abbastanza... Voi tutti siete rimasti serii, e pure non era tanto facile; ma io risi dentro di me, e
caddi giù dalla tavola, e ci guadagnai una sbucciatura, che ci ho ancora il segno, perchè non istava
bene di ridere in quel momento. Ma tutto ciò, e quant'altro mai ho provato in vita mia, mi si
riaffaccia ora come visione interiore; e debbono essere questi i vecchi pensieri e il corteo che
menano con sè. Dimmi, cantate sempre in coro la domenica? Raccontami qualche cosa della
Mimma! E come sta il mio camerata, l'altro soldatino di stagno? Ah, lui sì dev'essere felice! Ma io...
io non ci posso durare!»
«Tu sei stato donato,» — disse il ragazzino, «e devi rimanere dove sei. Non lo capisci
questo?»
Il vecchio signore entrò con una cassetta, in cui erano tante cosine da vedere — barattolini di
belletto, e boccette di essenze, vecchie carte da gioco, così grandi e con tante dorature, come in oggi
non se ne vedono più; e molte scatole e astucci furono aperti, e fu aperto anche il piano, che aveva
l'interno del coperchio ornato di paesaggi. Ma il piano era proprio fioco quando il vecchio signore si
mise a suonare, mormorando come tra sè il motivo di una vecchia canzone.
«Ah, quella sì sapeva cantare!» — esclamò, e volse il capo al ritratto comprato dal rigattiere,
e gli occhi gli si inumidirono.
«Voglio andare alla guerra! Voglio andare alla guerra!» — gridò il soldatino, quanto più
forte potè; e si buttò a capofitto dal cassettone.
Dov'era andato? Il vecchio signore cercò, il ragazzino cercò; ma s'era così bene riposto, che
non fu possibile di ritrovarlo.
«Oh, lo troverò io!» — disse il vecchio signore.
Ma non lo trovò mai più: il pavimento era così scrostato e pieno di buchi, che il soldatino era
caduto dentro ad una fenditura, e là era rimasto, come in una fossa aperta.
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