Page 63 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA SA
mento viene definito “falsa morte”; gli Ebrei la chiamano, in
vece, pianta “non toccarmi” e nel Bengala ci si riferisce a lei
come alla “vergine timida”.
Il movimento caratteristico di chiusura e apertura della Mi
mosa è assai simile, anche a livello elettrofisiologico, a quello
della Venere acchiappamosche. Ciò è stato notato da Sir Ja-
gadish Chandra Bose,7 celebre fisico di Calcutta, in India, tra
sformatosi in fisiologo vegetale. Mentre eseguiva delle ricerche
nel Davy Faraday Research Laboratory del Royal Institution of
Great Britain, in una conferenza del 1901 Bose riferì alla Royal
Society che toccarla dava origine a un potenziale di azione elet
trico che si irradiava per tutta la lunghezza della foglia ottenen
do la rapida chiusura delle sue foglioline (purtroppo, Burdon-
Sanderson doveva rivelarsi estremamente critico nei confronti
del lavoro di Bose8 e raccomandò che il suo studio sulla Mimo
sa non venisse accettato nei Proceedings ofthe Royal Society of
London, anche se studi successivi in molti laboratori hanno di
mostrato di recente che Bose aveva ragione).
Diversi studi hanno rivelato che, quando un segnale elettri
co agisce sul pulvino, gruppo di cellule motrici responsabile
del movimento delle foglie, questo induce alla chiusura delle
foglie della Mimosa. Per comprendere come il pulvino faccia
muovere le foglie in assenza di muscoli, dobbiamo addentrar-
Mimosa (Mimosa pudica)
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