Page 66 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA PROVA
fisicamente con un righello. E rimase stupito nel constatare che
le foglie misurate non raggiungevano mai la loro normale lun
ghezza. Non solo: con il proseguire dell’esperimento, alla fine
ingiallivano e morivano. Invece, le foglie della stessa pianta che
non erano state toccate e misurate continuavano a prosperare.
Come spiegò Salisbury: “Ci trovammo dinanzi alla notevole
scoperta che si può uccidere una foglia di nappola semplice-
mente toccandola per pochi secondi ogni giorno ! ” ,9
Dal momento che gli interessi di Salisbury erano indirizza
ti altrove, prima che la sua osservazione venisse inserita in un
contesto più ampio doveva passare un decennio. Mark Jaffe, un
fisiologo vegetale che nei primi anni Settanta faceva capo alla
Ohio University, riconobbe che questa inibizione alla crescita
indotta dal tatto è un fenomeno comune nella biologia vegeta
le. Lo scienziato coniò il goffo termine “tigmomorfogenesi”,10
dalle radici greche thigmo- (tatto) e morphogenesis (creazione
di una forma), per descrivere l’effetto generale della stimola
zione meccanica sulla crescita di una pianta.
Ovviamente, le piante sono esposte a molteplici sollecita
zioni tattili, come il vento, la pioggia e la neve, e gli animali
vengono continuamente in contatto con molte di loro. Così, a
posteriori, non è affatto sorprendente scoprire che una pianta
ritardi la propria crescita in risposta al tatto. Una pianta perce
pisce in quale tipo di ambiente vive. Gli alberi che crescono alti
sul crinale di una montagna sono spesso esposti a forti venti e
si adattano a questa sollecitazione ambientale limitando lo svi
luppo dei rami e facendo crescere tronchi corti e spessi. D ’al
tro canto, la stessa specie, cresciuta in una valle riparata, pro
durrà alberi alti, sottili, e pieni di rami. Il ritardo della crescita
in risposta al tatto è un adattamento evolutivo che aumenta le
possibilità che una pianta possa sopravvivere a perturbazioni
ripetute e spesso violente. Infatti, dal punto di vista ecologi
co, una pianta affronta molte delle stesse scelte che dovremmo
compiere noi, se dovessimo costruire una casa. Quali risorse
occorre riservare alle fondamenta? E come deve essere la strut
tura dell’edificio? Se vivete in una zona scarsamente ventosa, o
a basso rischio sismico, allora potete impiegare le vostre risor
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