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QUEL CHE UNA PIANTA SA



























                          Venere acchiappamosche (Dionaea muscipula)


              simile alla lettera V. Le facce interne del lobo hanno tonalità
              rosa e porpora, e secernono un nettare irresistibile per molte
              creature. Quando un’ignara mosca, o uno scarabeo curioso, o
               anche un piccolo rospo si inoltrano sulla loro superficie, le fo­
              glie si serrano con forza sorprendente, schiacciando come un
              sandwich la preda e bloccandone la fuga con le sbarre formate
              dalle ciglia che si intrecciano fra di loro.* La trappola si chiude
              a una velocità sorprendente: al contrario dei nostri futili ten­
              tativi di schiacciare una pestifera mosca, la Venere acchiappa­
              mosche scatta rinserrandosi in meno di un decimo di secondo.
              Poi, una volta attivata, la trappola secerne succhi digestivi che
               dissolvono e assorbono la sfortunata preda.
                 Le stupefacenti caratteristiche della Venere acchiappamo­
               sche condussero Charles Darwin, uno fra i primi scienziati a
              pubblicare uno studio dettagliato di questa pianta e di altra
              flora carnivora,  a descriverla come  “una delle  [piante]  più
               meravigliose al mondo”.1 L’interesse di Darwin per le piante
               carnivore mostra come la semplice curiosità possa condurre

               * Vedi www.youtube.com/watch?v=ymnLpQNyl6g per un ottimo esempio
               di Venere acchiappamosche in azione.

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