Page 54 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA PROVA
Toccherò cento fiori
E non ne coglierò uno.
EDNA ST. VINCENT MILLAY,
Aftemoon on a Hill
La maggior parte di noi interagisce ogni giorno con le pian
te. A volte, esse ci appaiono morbide e confortevoli, come l’er
ba in un parco durante un indulgente sonnellino di metà gior
nata, oppure come freschi petali di rose sparsi su lenzuola di
seta. Altre volte le troviamo, invece, coriacee e puntute: scan
siamo fastidiose spine per raggiungere un cespuglio di mo
re, mentre girovaghiamo attraverso i boschi, o sobbalziamo
nell’auto passando sopra un tronco d’albero che si è allunga
to fino alla strada. Comunque, nella maggior parte dei casi le
piante rimangono oggetti passivi, arredi inerti che ignoriamo
anche mentre stiamo interagendo con loro, staccando i peta
li dalle margherite, oppure segando antiestetici rami. E se le
piante, invece, si rendessero conto che noi le stiamo toccando?
Probabilmente, sorprende un po’ e forse sconcerta scopri
re che le piante sanno quando vengono toccate. Non soltan
to, sono anche in grado di distinguere fra il caldo e il freddo,
e sanno quando i loro rami stanno ondeggiando al vento. Le
piante avvertono il contatto diretto: alcune, come i rampican
ti, iniziano una rapida crescita non appena entrano in contatto
con oggetti come uno steccato, al quale possono avvolgersi in
torno, e la Venere acchiappamosche serra di proposito le ma
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